“L’Informazione” riporta oggi, a firma di Antonio Fabbri, un articolo che tira in ballo la mia persona e il mio operato che, a suo dire, avrebbe dovuto provocare il mio imbarazzo. Ancora una volta il riferimento è ad un bonifico per il quale, a detta del giornale, avrei dato disposizioni nella mia veste di Responsabile della Segreteria alle Finanze.
L’episodio si riferisce al 2012, quando, durante il commissariamento di Banca Commerciale Sammarinese, i Commissari avevano proceduto al blocco dei pagamenti. Come riporta lo stesso articolo, io mi sono interessato al bonifico dopo aver ricevuto una lettera di protesta per la mancata liquidazione dello stesso. Il mio intervento si è limitato conseguentemente a chiedere informazioni a Banca Centrale per fornire le dovute spiegazioni richieste.
Che il mio intervento si fosse limitato a questo ne dà prova la stessa testimonianza del dott. Gumina, quando afferma, come riportato dal giornale, che solo a operazione conclusa ne fui informato.
Dunque nessun imbarazzo da parte mia, ma il dovere di riportare la verità dei fatti. L’imbarazzo, semmai, è quello di dover constatare con quanta pervicacia si tenta continuamente la denigrazione personale.
Il Segretario di Stato Pasquale Valentini
L’episodio si riferisce al 2012, quando, durante il commissariamento di Banca Commerciale Sammarinese, i Commissari avevano proceduto al blocco dei pagamenti. Come riporta lo stesso articolo, io mi sono interessato al bonifico dopo aver ricevuto una lettera di protesta per la mancata liquidazione dello stesso. Il mio intervento si è limitato conseguentemente a chiedere informazioni a Banca Centrale per fornire le dovute spiegazioni richieste.
Che il mio intervento si fosse limitato a questo ne dà prova la stessa testimonianza del dott. Gumina, quando afferma, come riportato dal giornale, che solo a operazione conclusa ne fui informato.
Dunque nessun imbarazzo da parte mia, ma il dovere di riportare la verità dei fatti. L’imbarazzo, semmai, è quello di dover constatare con quanta pervicacia si tenta continuamente la denigrazione personale.
Il Segretario di Stato Pasquale Valentini
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