In riferimento a quanto apparso sui mezzi di informazione in merito gli investimenti del Fondo Pensioni, il Consiglio per la Previdenza ritiene opportuno fare alcuni chiarimenti.
Il Consiglio per la Previdenza, organo collegiale composto da esponenti della maggioranza, di opposizione, delle organizzazioni sindacali e datoriali, già da tempo ha rilevato l’esigenza di incrementare la remunerazione del Fondo Pensioni e diversificare gli investimenti, sino ad oggi totalmente investiti in strumenti di liquidità o titoli obbligazionari presso gli istituti bancari sammarinesi, caso unico ed anomalo nel panorama internazionale e che crea un’eccessiva dipendenza del Fondo Pensioni che rimane troppo esposto e legato all’andamento degli Istituti Bancari sammarinesi.
Per fare questo il Consiglio per la Previdenza, che per Legge non può essere composto da esperti del settore finanziario, ha scelto di avvalersi di un consulente che assista il Consiglio in questo attento e graduale percorso di diversificazione degli investimenti e, quindi, del rischio.
Dopo un’attenta e approfondita analisi delle varie tipologie di prodotti finanziari presenti nel mercato internazionale, si è optato per investire una somma di 10 milioni, che costituisce il 2,5% del dei Fondo Pensioni, in un prodotto di un gestore internazionale professionista specializzato in Fondi Pensioni, con uno storico di rendimenti più alto rispetto a quelli del mercato sammarinese, con un bassissimo e calcolato grado di rischio e, come ulteriore garanzia, con la possibilità di smobilizzare l’investimento mensilmente. Il Consiglio inoltre non prevede di investire ulteriori somme in questo prodotto.
Ricordiamo che la missione del Consiglio per la Previdenza è quella di tutelare e incrementare il Fondo Pensioni, esigenza fattasi ancora più importante vista la costante riduzione dello stesso Fondo e del ritardo del Governo nella corresponsione di 40 milioni di accantonamenti e di 32 milioni necessari per ricostituire il Fondo di riserva di rischio, sui quali il Consiglio ha presentato proposte di mediazione, ma alle quali non abbiamo ancora avuto risposte.
Il Consiglio per la Previdenza pertanto ha fatto e sta continuando a fare tutte le scelte necessarie per gestire al meglio il Fondo Pensioni, aumentarne la reddittività e garantire il tal modo le pensioni alle generazioni future.
Il Consiglio per la Previdenza
Il Consiglio per la Previdenza, organo collegiale composto da esponenti della maggioranza, di opposizione, delle organizzazioni sindacali e datoriali, già da tempo ha rilevato l’esigenza di incrementare la remunerazione del Fondo Pensioni e diversificare gli investimenti, sino ad oggi totalmente investiti in strumenti di liquidità o titoli obbligazionari presso gli istituti bancari sammarinesi, caso unico ed anomalo nel panorama internazionale e che crea un’eccessiva dipendenza del Fondo Pensioni che rimane troppo esposto e legato all’andamento degli Istituti Bancari sammarinesi.
Per fare questo il Consiglio per la Previdenza, che per Legge non può essere composto da esperti del settore finanziario, ha scelto di avvalersi di un consulente che assista il Consiglio in questo attento e graduale percorso di diversificazione degli investimenti e, quindi, del rischio.
Dopo un’attenta e approfondita analisi delle varie tipologie di prodotti finanziari presenti nel mercato internazionale, si è optato per investire una somma di 10 milioni, che costituisce il 2,5% del dei Fondo Pensioni, in un prodotto di un gestore internazionale professionista specializzato in Fondi Pensioni, con uno storico di rendimenti più alto rispetto a quelli del mercato sammarinese, con un bassissimo e calcolato grado di rischio e, come ulteriore garanzia, con la possibilità di smobilizzare l’investimento mensilmente. Il Consiglio inoltre non prevede di investire ulteriori somme in questo prodotto.
Ricordiamo che la missione del Consiglio per la Previdenza è quella di tutelare e incrementare il Fondo Pensioni, esigenza fattasi ancora più importante vista la costante riduzione dello stesso Fondo e del ritardo del Governo nella corresponsione di 40 milioni di accantonamenti e di 32 milioni necessari per ricostituire il Fondo di riserva di rischio, sui quali il Consiglio ha presentato proposte di mediazione, ma alle quali non abbiamo ancora avuto risposte.
Il Consiglio per la Previdenza pertanto ha fatto e sta continuando a fare tutte le scelte necessarie per gestire al meglio il Fondo Pensioni, aumentarne la reddittività e garantire il tal modo le pensioni alle generazioni future.
Il Consiglio per la Previdenza
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