Quando, in seguito al dibattito Consiliare svolto successivamente all’esito referendario del 15 maggio u.s., denunciammo l’atteggiamento di talune forze politiche, propugnatrici in campagna referendaria del NO, teso ad ingabbiare e manipolare la volontà espressa dai cittadini, non sbagliavamo.
Infatti nel corso della sessione del Consiglio Grande e Generale del 18/21 luglio 2016, è stato presentato in prima lettura il progetto di legge relativo alla preferenza unica. Il progetto è perfettamente in linea con quanto voluto dalla maggioranza degli elettori attraverso il Referendum celebrato il 15 maggio 2016, ma nel corso del dibattito svoltosi , all’atto della discussione del comma, in molti sono stati costretti a gettare la maschera.
Sono intervenuti, in taluni casi anche in modo isterico, tutti coloro i quali durante la campagna referendaria si erano schierati per il NO, usando, come se il referendum non fosse stato mai celebrato, gli stessi argomenti. Ma gli elettori si sono già democraticamente espressi e democraticamente dovrebbero vedere ora applicata la volontà espressa attraverso la rapida approvazione di una conseguente legge.
Invece abbiamo assistito ad una batteria di interventi che auspicano per il provvedimento di legge in seconda lettura aggiunte, correzioni, aggiustamenti, insomma la manipolazione antidemocratica della libera scelta compiuta dalla maggioranza dei sammarinesi.
Alcuni rappresentanti di queste forze politiche sembrano proprio non rassegnarsi alla volontà degli elettori che non vogliono più le “cordate di candidati”, alla democrazia, giungendo a dichiarare che non voteranno il provvedimento. Lasciando intendere che se non si fa ciò che vogliono lor signori, anche l’esercizio della democrazia diretta non conta nulla a San Marino!
Il Comitato Promotore del Referendum per la Preferenza unica ovviamente si batterà perché la scelta dei sammarinesi sia fedelmente rispettata, così come prevede la Legge Qualificata 29 maggio 2013 n. 1, ma fin da ora invita i cittadini a seguire attentamente questa vicenda, a registrarne gli atteggiamenti e a non dimenticare le posizioni assunte.
Infatti nel corso della sessione del Consiglio Grande e Generale del 18/21 luglio 2016, è stato presentato in prima lettura il progetto di legge relativo alla preferenza unica. Il progetto è perfettamente in linea con quanto voluto dalla maggioranza degli elettori attraverso il Referendum celebrato il 15 maggio 2016, ma nel corso del dibattito svoltosi , all’atto della discussione del comma, in molti sono stati costretti a gettare la maschera.
Sono intervenuti, in taluni casi anche in modo isterico, tutti coloro i quali durante la campagna referendaria si erano schierati per il NO, usando, come se il referendum non fosse stato mai celebrato, gli stessi argomenti. Ma gli elettori si sono già democraticamente espressi e democraticamente dovrebbero vedere ora applicata la volontà espressa attraverso la rapida approvazione di una conseguente legge.
Invece abbiamo assistito ad una batteria di interventi che auspicano per il provvedimento di legge in seconda lettura aggiunte, correzioni, aggiustamenti, insomma la manipolazione antidemocratica della libera scelta compiuta dalla maggioranza dei sammarinesi.
Alcuni rappresentanti di queste forze politiche sembrano proprio non rassegnarsi alla volontà degli elettori che non vogliono più le “cordate di candidati”, alla democrazia, giungendo a dichiarare che non voteranno il provvedimento. Lasciando intendere che se non si fa ciò che vogliono lor signori, anche l’esercizio della democrazia diretta non conta nulla a San Marino!
Il Comitato Promotore del Referendum per la Preferenza unica ovviamente si batterà perché la scelta dei sammarinesi sia fedelmente rispettata, così come prevede la Legge Qualificata 29 maggio 2013 n. 1, ma fin da ora invita i cittadini a seguire attentamente questa vicenda, a registrarne gli atteggiamenti e a non dimenticare le posizioni assunte.
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