Banca Carim – Cassa di Risparmio di Rimini informa che in data 30 dicembre 2016 ha inviato alle organizzazioni sindacali la comunicazione prevista dagli articoli 17 e 20 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro finalizzata a rendere l’informativa sugli esuberi di personale ed in materia di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale.
Nella comunicazione Banca Carim ha richiamato i fattori critici riguardanti la peculiare situazione della Banca, nel quadro più generale di difficoltà del sistema creditizio nazionale, che giustificano gli interventi di riduzione degli organici. Uscita nel settembre 2012 dalla procedura di amministrazione straordinaria, Carim manifesta infatti esigenze di ricapitalizzazione connesse all’obbligo di raggiungere i più severi livelli patrimoniali richiesti dall’Autorità di Vigilanza, in un contesto di scarso appetito degli investitori per il capitale bancario.
Banca Carim richiama tra gli altri:
il forte calo dei tassi, causato dalla perdurante situazione di debolezza dell’economia, con conseguente compressione del margine di interesse e pesante caduta di redditività;
la debolezza dell’economia reale, con grave rallentamento della domanda di credito e crescente rischio di insolvenza dei prenditori;
la richiesta delle Autorità di Vigilanza di livelli crescenti di copertura delle esposizioni creditizie deteriorate e di stringenti piani di riduzione delle stesse, in un mercato dei crediti non performing caratterizzato dalla larga prevalenza dell’offerta sulla domanda degli operatori specializzati;
la rapida evoluzione tecnologica, che ha comportato il crescente utilizzo di canali alternativi per la realizzazione delle operazioni di base;
l’eccessiva incidenza della struttura dei costi fissi per il mantenimento delle filiali fisiche.
Colpita dai medesimi fenomeni che penalizzano l’intero sistema bancario, Banca Carim si propone di correggere squilibri strutturali della redditività, riducendo i costi fissi, e di migliorare la propria capacità di creare valore, con l’intento di divenire più attrattiva per gli investitori nelle prossime operazioni sul capitale e con il fine ultimo della stessa salvaguardia dei livelli occupazionali e del ruolo di sostegno di imprese e famiglie che storicamente la Carim svolge sul territorio.
Nella comunicazione Banca Carim ha richiamato i fattori critici riguardanti la peculiare situazione della Banca, nel quadro più generale di difficoltà del sistema creditizio nazionale, che giustificano gli interventi di riduzione degli organici. Uscita nel settembre 2012 dalla procedura di amministrazione straordinaria, Carim manifesta infatti esigenze di ricapitalizzazione connesse all’obbligo di raggiungere i più severi livelli patrimoniali richiesti dall’Autorità di Vigilanza, in un contesto di scarso appetito degli investitori per il capitale bancario.
Banca Carim richiama tra gli altri:
il forte calo dei tassi, causato dalla perdurante situazione di debolezza dell’economia, con conseguente compressione del margine di interesse e pesante caduta di redditività;
la debolezza dell’economia reale, con grave rallentamento della domanda di credito e crescente rischio di insolvenza dei prenditori;
la richiesta delle Autorità di Vigilanza di livelli crescenti di copertura delle esposizioni creditizie deteriorate e di stringenti piani di riduzione delle stesse, in un mercato dei crediti non performing caratterizzato dalla larga prevalenza dell’offerta sulla domanda degli operatori specializzati;
la rapida evoluzione tecnologica, che ha comportato il crescente utilizzo di canali alternativi per la realizzazione delle operazioni di base;
l’eccessiva incidenza della struttura dei costi fissi per il mantenimento delle filiali fisiche.
Colpita dai medesimi fenomeni che penalizzano l’intero sistema bancario, Banca Carim si propone di correggere squilibri strutturali della redditività, riducendo i costi fissi, e di migliorare la propria capacità di creare valore, con l’intento di divenire più attrattiva per gli investitori nelle prossime operazioni sul capitale e con il fine ultimo della stessa salvaguardia dei livelli occupazionali e del ruolo di sostegno di imprese e famiglie che storicamente la Carim svolge sul territorio.
Riproduzione riservata ©