In relazione al comunicato recentemente emesso dalla Giunta di Castello di Città, la Segreteria di Stato con delega alle Telecomunicazioni intende fare alcune precisazioni.
Il comunicato dà una visione assolutamente parziale e di parte di quanto è emerso nel corso della serata pubblica svoltasi giovedì scorso a Murata: una serata voluta dal Governo proprio per confrontarsi coi cittadini riguardo al progetto di copertura cellulare del territorio che è stato proposto e rispondere alle domande e ai dubbi circa le soluzioni adottate.
Rispetto al tema della tutela della salute, la relazione della dott.ssa Susanna Lagorio, epidemiologa di chiara fama, protagonista di studi a livello mondiale circa la correlazione fra emissioni elettromagnetiche dei cellulari e danni alla salute, ha consentito di chiarire con una grande mole di dati a supporto che non esistono elementi di preoccupazione in merito. In ogni caso, proprio l'altezza dei pali, che tanto viene criticata, consente di ridurre al minimo le potenza e quindi di minimizzare i problemi per chi abita nelle zone circostanti alle antenne.
Sul tema dell'impatto ambientale, ci siamo trovati di fronte, più che a dubbi e domande, a delle sentenze preconfezionate da chi sembra voler più che altro contrastare l’azione del Governo, il cui obiettivo è garantire finalmente una degna copertura telefonica al territorio della Repubblica, ed in particolare alla nostra capitale dove, oltre alla necessità dei residenti, vi sono ogni anno tantissimi turisti a cui dobbiamo fornire servizi adeguati.
Sentenze che arrivavano persino a chiedere al Governo di smentire il lavoro fatto dai tecnici della Pubblica Amministrazione, esperti che hanno studiato nei dettagli le soluzioni di posizionamento per arrivare a ottenere il miglior risultato per massimizzare la copertura telefonica e al contempo minimizzare l’impatto ambientale.
Nel corso della serata, è stato spiegato chiaramente perché risulta tecnicamente impossibile garantire una vasta copertura cellulare tramite il sistema delle “micro celle”, un mito che purtroppo si è diffuso nonostante le evidenze contrarie.
Sul tema, è stato sottolineato che le micro celle sono invece utilizzabili per coprire specifiche porzioni di territorio, a bassa mobilità di persone e ad alta densità di utenti, come appunto lo sono i Centri Storici. Proprio per i Centri Storici della Repubblica è stata valutato l’utilizzo di questa tecnologia, che però non esclude assolutamente la necessità di avere una degna copertura con “macro celle”. Le due tecnologie sono infatti complementari, non alternative.
È stato anche diffusamente spiegato come non si possano confondere gli studi di posizionamento (quale quello di Polab) o di potenziale realizzabilità (quale quello fatto dall'Università di Bologna) con i reali progetti tecnici di fattibilità, che devono essere concreti e rispondere ai 3 obiettivi di massimizzazione della copertura, minimizzazione dell’impatto sulla salute e minimizzazione di costi.
Il Governo non ha nessuna intenzione di deturpare il profilo del monte, come qualcuno va dicendo. Proprio per questo siamo da tempo alla ricerca delle migliori soluzioni per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle installazioni raggiungendo contemporaneamente i 3 obiettivi sopra riportati.
Il Governo è disponibile a ragionare su eventuali soluzioni migliorative che consentano di dare risposta urgente alla necessità di copertura e si è messo già al lavoro fin dalla mattina dopo l’incontro per cercare di recepire le osservazioni emerse dai cittadini trovando soluzioni tecniche adeguate, nello spirito di confronto che da sempre ci anima.
Certo, se non si condivide l’urgenza di dare una buona copertura cellulare al territorio, si propongono ipotesi alternative non fattibili o si leggono in maniera così distorta le serate pubbliche, trovare soluzioni soddisfacenti diventa più complicato.
Il comunicato dà una visione assolutamente parziale e di parte di quanto è emerso nel corso della serata pubblica svoltasi giovedì scorso a Murata: una serata voluta dal Governo proprio per confrontarsi coi cittadini riguardo al progetto di copertura cellulare del territorio che è stato proposto e rispondere alle domande e ai dubbi circa le soluzioni adottate.
Rispetto al tema della tutela della salute, la relazione della dott.ssa Susanna Lagorio, epidemiologa di chiara fama, protagonista di studi a livello mondiale circa la correlazione fra emissioni elettromagnetiche dei cellulari e danni alla salute, ha consentito di chiarire con una grande mole di dati a supporto che non esistono elementi di preoccupazione in merito. In ogni caso, proprio l'altezza dei pali, che tanto viene criticata, consente di ridurre al minimo le potenza e quindi di minimizzare i problemi per chi abita nelle zone circostanti alle antenne.
Sul tema dell'impatto ambientale, ci siamo trovati di fronte, più che a dubbi e domande, a delle sentenze preconfezionate da chi sembra voler più che altro contrastare l’azione del Governo, il cui obiettivo è garantire finalmente una degna copertura telefonica al territorio della Repubblica, ed in particolare alla nostra capitale dove, oltre alla necessità dei residenti, vi sono ogni anno tantissimi turisti a cui dobbiamo fornire servizi adeguati.
Sentenze che arrivavano persino a chiedere al Governo di smentire il lavoro fatto dai tecnici della Pubblica Amministrazione, esperti che hanno studiato nei dettagli le soluzioni di posizionamento per arrivare a ottenere il miglior risultato per massimizzare la copertura telefonica e al contempo minimizzare l’impatto ambientale.
Nel corso della serata, è stato spiegato chiaramente perché risulta tecnicamente impossibile garantire una vasta copertura cellulare tramite il sistema delle “micro celle”, un mito che purtroppo si è diffuso nonostante le evidenze contrarie.
Sul tema, è stato sottolineato che le micro celle sono invece utilizzabili per coprire specifiche porzioni di territorio, a bassa mobilità di persone e ad alta densità di utenti, come appunto lo sono i Centri Storici. Proprio per i Centri Storici della Repubblica è stata valutato l’utilizzo di questa tecnologia, che però non esclude assolutamente la necessità di avere una degna copertura con “macro celle”. Le due tecnologie sono infatti complementari, non alternative.
È stato anche diffusamente spiegato come non si possano confondere gli studi di posizionamento (quale quello di Polab) o di potenziale realizzabilità (quale quello fatto dall'Università di Bologna) con i reali progetti tecnici di fattibilità, che devono essere concreti e rispondere ai 3 obiettivi di massimizzazione della copertura, minimizzazione dell’impatto sulla salute e minimizzazione di costi.
Il Governo non ha nessuna intenzione di deturpare il profilo del monte, come qualcuno va dicendo. Proprio per questo siamo da tempo alla ricerca delle migliori soluzioni per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle installazioni raggiungendo contemporaneamente i 3 obiettivi sopra riportati.
Il Governo è disponibile a ragionare su eventuali soluzioni migliorative che consentano di dare risposta urgente alla necessità di copertura e si è messo già al lavoro fin dalla mattina dopo l’incontro per cercare di recepire le osservazioni emerse dai cittadini trovando soluzioni tecniche adeguate, nello spirito di confronto che da sempre ci anima.
Certo, se non si condivide l’urgenza di dare una buona copertura cellulare al territorio, si propongono ipotesi alternative non fattibili o si leggono in maniera così distorta le serate pubbliche, trovare soluzioni soddisfacenti diventa più complicato.
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