Chiariamo subito ogni dubbio. I problemi di Cassa di Risparmio nascono oggi? Assolutamente no. Hanno radici profonde che si snodano tra anni di coalizioni di governo di tutti i colori, che partono dalla DC, passano per PSD e AP, oltre ai soliti satelliti ovviamente. Partono anche da quei consigli di amministrazione che per superficialità oppure per dolo hanno concesso crediti a persone che non li meritavano e che hanno permesso l’impiego di diversi miliardi in un'unica operazione: Delta.
Così come è profonda la commistione tra politici e Carisp che è diventata sempre meno la banca dei sammarinesi, sempre più la banca degli avvoltoi nostrani e non.
La consapevolezza delle radici degli errori del passato non deve quindi farci chiudere gli occhi e soprassedere sulle modalità insane, sciagurate con cui il Segretario Celli e il “nuovo” governo stanno agendo sul sistema bancario. E non deve neppure farci credere che la “vecchia” gestione sia scollegata da quella “nuova”.
La guerra per la gestione della banca si è trasformata da una contesa interna tra bande, cioè tra partiti, ad una vera e propria colonizzazione da parte di predoni esteri.
Il Consiglio di Amministrazione, a cui l’attuale governo ha dato carta bianca, è proveniente in gran parte dal mondo del Monte dei Paschi di Siena (la cui storia non è esente da ingerenze politiche), e ha depositato un bilancio che presenta Cassa di Risparmio con 534 milioni di perdita. Ben oltre il bilancio annuale dell’intero Stato.
Come ci dice la relazione della società di revisione allegata al bilancio da poco depositato in Tribunale, è stato “privilegiato l’aspetto liquidatorio” rispetto ad un piano di ristrutturazione. Cosa significa? che il bilancio è stato redatto con un obiettivo puramente contabile che mette in scacco la banca, senza valutare gli impatti che inevitabilmente si ripercuotono sul sistema sammarinese e sui risparmiatori.
Ci pare molto grave che la società di revisione non abbia espresso alcun giudizio sul bilancio per mancanza di adeguate informazioni, cosa invece prevista per legge.
D’altronde questo governo ha ampiamente dimostrato di non porsi problemi a concedere ogni tipo di deroga alle leggi sammarinesi, compresa la manleva, ovvero lo sgravio da ogni tipo di responsabilità degli attuali amministratori.
Ulteriore dimostrazione è anche l’ennesimo decreto che impone allo Stato di garantire per le perdite di Cassa indicate dal bilancio recentemente depositato.
Si prepara quindi il terreno agli avvoltoi che hanno preso di mira la “banca dei sammarinesi” profilando perdite milionarie che obbligano a quantificare il prezzo in favore dell’abile frequentatore di quei pranzi, salotti e meeting a cui non disdegnano di partecipare nemmeno i vertici di Banca Centrale.
Un futuro poco “confuortante”.
comunicato stampa
Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme
Così come è profonda la commistione tra politici e Carisp che è diventata sempre meno la banca dei sammarinesi, sempre più la banca degli avvoltoi nostrani e non.
La consapevolezza delle radici degli errori del passato non deve quindi farci chiudere gli occhi e soprassedere sulle modalità insane, sciagurate con cui il Segretario Celli e il “nuovo” governo stanno agendo sul sistema bancario. E non deve neppure farci credere che la “vecchia” gestione sia scollegata da quella “nuova”.
La guerra per la gestione della banca si è trasformata da una contesa interna tra bande, cioè tra partiti, ad una vera e propria colonizzazione da parte di predoni esteri.
Il Consiglio di Amministrazione, a cui l’attuale governo ha dato carta bianca, è proveniente in gran parte dal mondo del Monte dei Paschi di Siena (la cui storia non è esente da ingerenze politiche), e ha depositato un bilancio che presenta Cassa di Risparmio con 534 milioni di perdita. Ben oltre il bilancio annuale dell’intero Stato.
Come ci dice la relazione della società di revisione allegata al bilancio da poco depositato in Tribunale, è stato “privilegiato l’aspetto liquidatorio” rispetto ad un piano di ristrutturazione. Cosa significa? che il bilancio è stato redatto con un obiettivo puramente contabile che mette in scacco la banca, senza valutare gli impatti che inevitabilmente si ripercuotono sul sistema sammarinese e sui risparmiatori.
Ci pare molto grave che la società di revisione non abbia espresso alcun giudizio sul bilancio per mancanza di adeguate informazioni, cosa invece prevista per legge.
D’altronde questo governo ha ampiamente dimostrato di non porsi problemi a concedere ogni tipo di deroga alle leggi sammarinesi, compresa la manleva, ovvero lo sgravio da ogni tipo di responsabilità degli attuali amministratori.
Ulteriore dimostrazione è anche l’ennesimo decreto che impone allo Stato di garantire per le perdite di Cassa indicate dal bilancio recentemente depositato.
Si prepara quindi il terreno agli avvoltoi che hanno preso di mira la “banca dei sammarinesi” profilando perdite milionarie che obbligano a quantificare il prezzo in favore dell’abile frequentatore di quei pranzi, salotti e meeting a cui non disdegnano di partecipare nemmeno i vertici di Banca Centrale.
Un futuro poco “confuortante”.
comunicato stampa
Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme
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