E’ trascorso un anno da quando il movimento Noi Sammarinesi è uscito dai ruoli istituzionali, prendendo atto dell’esito elettorale che non è stato certamente positivo.
Un anno di riflessioni, in cui abbiamo attentamente seguito, da semplici cittadini sammarinesi, la politica del Paese, confidando in una ripresa dalla crisi economica e, soprattutto, nella salvaguardia della nostra identità statuale e democratica.
Quanto sta accedendo negli ultimi mesi sul fronte bancario ed economico, ma anche sul fronte istituzionale, sociale e previdenziale, ci preoccupa notevolmente.
La crisi economica ed istituzionale non si risolve con un aumento delle imposizioni fiscali, come si legge dai provvedimenti legislativi “in cantiere”, ma con provvedimenti atti a sostenere l’economia, le imprese, i lavoratori autonomi ed il lavoro in genere, con una politica rigorosa di contrasto agli sprechi nell’apparato pubblico, di contenimento della spesa pubblica, di snellimento della burocrazia, di concreta lotta all’evasione, e, sul fronte istituzionale, con azioni tese a rafforzale la credibilità del nostro Stato , nonché atte a rinvigorire, anche all’interno del Paese, il rispetto delle nostre Istituzioni, dell’autonomia dei poteri dello Stato, tra i quali la Magistratura che svolge il ruolo più importante nel rispetto e nella tutela dei diritti dei cittadini.
Lo scontro politico in atto si pone come una battuta d’arresto verso la ripresa economica, con il rischio che il Paese di fatto continui ad essere il feudo del potente di turno.
Auspichiamo, da semplici cittadini che si interessano del Paese in cui vivono, che il senso dello Stato indirizzi chi ci rappresenta negli organismi istituzionali verso una politica rispettosa delle Istituzioni, della sovranità e dell’indipendenza del nostro Stato , oltre che dell’unità di tutti i cittadini. Ma soprattutto, auspichiamo che le persone di buon senso sappiano emarginare da tutti gli schieramenti coloro che sono portatori di vendicativa smania di rivalsa partitica o politica che non ha altri effetti che quello, inutile e brutale, di dividere la popolazione fra “amici” da favorire e nemici da “combattere”,
Noi Sammarinesi
Un anno di riflessioni, in cui abbiamo attentamente seguito, da semplici cittadini sammarinesi, la politica del Paese, confidando in una ripresa dalla crisi economica e, soprattutto, nella salvaguardia della nostra identità statuale e democratica.
Quanto sta accedendo negli ultimi mesi sul fronte bancario ed economico, ma anche sul fronte istituzionale, sociale e previdenziale, ci preoccupa notevolmente.
La crisi economica ed istituzionale non si risolve con un aumento delle imposizioni fiscali, come si legge dai provvedimenti legislativi “in cantiere”, ma con provvedimenti atti a sostenere l’economia, le imprese, i lavoratori autonomi ed il lavoro in genere, con una politica rigorosa di contrasto agli sprechi nell’apparato pubblico, di contenimento della spesa pubblica, di snellimento della burocrazia, di concreta lotta all’evasione, e, sul fronte istituzionale, con azioni tese a rafforzale la credibilità del nostro Stato , nonché atte a rinvigorire, anche all’interno del Paese, il rispetto delle nostre Istituzioni, dell’autonomia dei poteri dello Stato, tra i quali la Magistratura che svolge il ruolo più importante nel rispetto e nella tutela dei diritti dei cittadini.
Lo scontro politico in atto si pone come una battuta d’arresto verso la ripresa economica, con il rischio che il Paese di fatto continui ad essere il feudo del potente di turno.
Auspichiamo, da semplici cittadini che si interessano del Paese in cui vivono, che il senso dello Stato indirizzi chi ci rappresenta negli organismi istituzionali verso una politica rispettosa delle Istituzioni, della sovranità e dell’indipendenza del nostro Stato , oltre che dell’unità di tutti i cittadini. Ma soprattutto, auspichiamo che le persone di buon senso sappiano emarginare da tutti gli schieramenti coloro che sono portatori di vendicativa smania di rivalsa partitica o politica che non ha altri effetti che quello, inutile e brutale, di dividere la popolazione fra “amici” da favorire e nemici da “combattere”,
Noi Sammarinesi
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