Non lasciamoli soli era l’appello che ha accompagnato il lancio della raccolta fondi promossa da Ente Cassa di Faetano e Banca di San Marino a favore delle zone colpite sisma del 2016. Ancora una volta i sammarinesi hanno dimostrato la propria sensibilità ed il proprio spirito di collaborazione: sono stati infatti raccolti ben 18.000 euro, consegnati nella giornata di ieri direttamente nella mani di Don Nazzareno Gaspari, parroco di Arquata del Tronto, uno dei comuni maggiormente devastati dalla violenza del terremoto.Tantissime le donazioni effettuate, da singole persone ed associazioni, degli importi più diversi - una anche dall’estero – alle quali anche Ente e Banca hanno partecipato direttamente.
La somma sarà destinata alla posa in opera e all‘allestimento di una struttura prefabbricata - già donata dal Comune di Arquata - che ospiterà un centro per attività pastorali e ricreative dedicate ai giovani. Grazie al contributo in questi locali verrà realizzata una sala proiezioni, una sala prove attrezzata con vari strumenti e un’area gioco con bigliardino, tavolo da ping pong e altro.
“Riceviamo questo contributo con gratitudine - afferma don Nazzareno -. E’ un’occasione preziosa non solo perché ci serve aiuto economico ma anche perché cosi creiamo un legame: per noi ora è fondamentale sentire che non siamo soli, che siamo pensati e che non ci stanno abbandonando. Tengo a dire a tutti voi sammarinesi che vi sentiamo davvero vicini in questo momento di ricostruzione”.
Don Nazzareno ha ricordato come oggi siano 150 le famiglie del Comune di Arquata - cinque paesi che non esistono più - che al momento vivono nelle casette di legno, mentre tante altre si sono spostate ad Ascoli o nelle zone del litorale. “Sono in corso tutte le procedure per capire se, come e dove sia possibile avviare una ricostruzione, ma si prevedono tempi lunghissimi e questo, insieme al trauma subito, rende ancora più difficile la vita di queste persone. C’è una grande bisogno di consolazione ed al contempo un grande desiderio di ripartire!”
Maurizio Zanotti, presidente dell’Ente Cassa di Faetano, ha ricordato come è nata l’iniziativa: “Volevamo partecipare al dramma di queste persone aiutandole in modo concreto. Così è nato il contatto con la Diocesi di Ascoli guidata da Monsignor Giovanni D’Ercole, che tanto si sta spendendo a tutti i livelli per aiutare le vittime del sisma.” “Abbiamo sentito e tutt’ora sentiamo - continua il presidente di Banca di San Marino Fausto Mularoni - una responsabilità nei confronti di queste persone: uomini, donne bambini e giovani che stanno cercando di ripartire e riscostruirsi una vita in condizioni che metterebbero in crisi ciascuno di noi.”
La consegna si è conclusa con la promessa a Don Nazzareno di fare visita alla popolazione di Arquata una volta ultimata la costruzione del centro ricreativo per festeggiarne l’inaugurazione.
Ente Cassa di Faetano e Banca di San Marino desiderano ringraziare di cuore quanti hanno partecipato – con poco o tanto – a questa iniziativa che ancora una volta dimostra il grande cuore dei sammarinesi.
La somma sarà destinata alla posa in opera e all‘allestimento di una struttura prefabbricata - già donata dal Comune di Arquata - che ospiterà un centro per attività pastorali e ricreative dedicate ai giovani. Grazie al contributo in questi locali verrà realizzata una sala proiezioni, una sala prove attrezzata con vari strumenti e un’area gioco con bigliardino, tavolo da ping pong e altro.
“Riceviamo questo contributo con gratitudine - afferma don Nazzareno -. E’ un’occasione preziosa non solo perché ci serve aiuto economico ma anche perché cosi creiamo un legame: per noi ora è fondamentale sentire che non siamo soli, che siamo pensati e che non ci stanno abbandonando. Tengo a dire a tutti voi sammarinesi che vi sentiamo davvero vicini in questo momento di ricostruzione”.
Don Nazzareno ha ricordato come oggi siano 150 le famiglie del Comune di Arquata - cinque paesi che non esistono più - che al momento vivono nelle casette di legno, mentre tante altre si sono spostate ad Ascoli o nelle zone del litorale. “Sono in corso tutte le procedure per capire se, come e dove sia possibile avviare una ricostruzione, ma si prevedono tempi lunghissimi e questo, insieme al trauma subito, rende ancora più difficile la vita di queste persone. C’è una grande bisogno di consolazione ed al contempo un grande desiderio di ripartire!”
Maurizio Zanotti, presidente dell’Ente Cassa di Faetano, ha ricordato come è nata l’iniziativa: “Volevamo partecipare al dramma di queste persone aiutandole in modo concreto. Così è nato il contatto con la Diocesi di Ascoli guidata da Monsignor Giovanni D’Ercole, che tanto si sta spendendo a tutti i livelli per aiutare le vittime del sisma.” “Abbiamo sentito e tutt’ora sentiamo - continua il presidente di Banca di San Marino Fausto Mularoni - una responsabilità nei confronti di queste persone: uomini, donne bambini e giovani che stanno cercando di ripartire e riscostruirsi una vita in condizioni che metterebbero in crisi ciascuno di noi.”
La consegna si è conclusa con la promessa a Don Nazzareno di fare visita alla popolazione di Arquata una volta ultimata la costruzione del centro ricreativo per festeggiarne l’inaugurazione.
Ente Cassa di Faetano e Banca di San Marino desiderano ringraziare di cuore quanti hanno partecipato – con poco o tanto – a questa iniziativa che ancora una volta dimostra il grande cuore dei sammarinesi.
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