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Unas: patrimoniale, Tassa iniqua perché non colpisce reddito

18 apr 2018
Unas: patrimoniale, Tassa iniqua perché non colpisce reddito
Presentata alle parti sociali la prima bozza del decreto delegato che introdurrà la patrimoniale e, da subito, si esprime la netta contrarietà all'introduzione di un provvedimento ancorché considerato di natura “straordinaria”.

Unas è per la tassazione di un reddito in modo equo e per l'imposizione fiscale su ciò che rappresenta una risorsa, definita ed identificata in un movimento di denaro. Al contrario, prendere il brutto esempio dall'Italia di far pagare l'IMU, l'imposta sugli immobili vuole dire, per San Marino, colpire “un mattone” che non produce reddito, togliendo risorse alle persone, ai consumi ed alle imprese.



E se la patrimoniale su beni detenuti in territorio è un mettere ulteriormente le mani in tasca ai cittadini, la patrimoniale per beni immobili detenuti all’estero è un assurdo tecnico fiscale lontano da ogni accordo a contrasto delle doppie imposizioni.



Ai sammarinesi e residenti che hanno una casa in Italia e già pagano la nota IMU al fisco italiano (alla massima aliquota prevista) cosa comporterà l’eventuale Patrimoniale extraterritoriale?



Pagare le tasse due volte, ovvero in entrambi i Paesi? E senza riconoscere il credito d’imposta?



Di certo si deve tenere conto del principio di territorialità che fa sì che solo l'Italia possa tassare immobili sul suo territorio, così come solo San Marino possa applicare una patrimoniale per beni detenuti sul Titano da persone non residenti.



UNAS rileva le contraddizioni che si potrebbero innescare tra provvedimenti normativi diversi ….. per esempio, si incentivano investitori esteri a prendere la residenza a San Marino, per poi andare a tassare il loro patrimonio in Italia”….. Sarebbe questa la nuova attrattività?


Non ci basta sapere che il Governo “assicura” che sarà straordinaria e non ripetuta la patrimoniale … anche perché per la “minimum tax” è la terza volta per le imprese e per la patrimoniale siamo già alla seconda edizione …. E se poi a questo aggiungiamo i futuri impegni per IVA, pressione fiscale, riforma contributiva, ecc …. c’è da essere preoccupati ….

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