Il Bollettino di Statistica relativo al mese di luglio fotografa un’economia in ripresa.
I dati registrano 16.180 occupati nel settore privato, 700 in più rispetto a luglio 2017, pari ad una crescita occupazionale del 4,5%.
Ovviamente si tratta di un dato ancora parziale, ma si sta consolidando un trend che dall'inizio dell'anno indica un importante incremento del numero dei lavoratori.
Contemporaneamente la disoccupazione continua a calare: per il 5° mese consecutivo il numero di disoccupati in senso stretto si mantiene al di sotto delle 1000 unità, dato in precedenza raggiunto soltanto a giugno del 2017.
Il segno è evidente: una parte significativa dei nuovi posti di lavoro creati sta andando a beneficio dei residenti, il tasso di disoccupazione è sceso infatti al 5,81%, (nel luglio 2017 era al 6,09%) tra i più bassi d'Europa.
A dimostrazione di ciò, tra giugno e luglio 2018 si sono registrati 281 nuovi occupati, di cui 199 residenti. In questo numero potrebbero rientrare ragionevolmente anche i lavoratori stagionali, ma in rapporto allo stesso periodo degli anni precedenti si tratta di un incremento considerevole che denota comunque una crescita.
Se è vero che sta riducendosi il numero complessivo di imprese, in particolare quelle con zero dipendenti (che oggi sono pari al 51,55% del totale contro il 53,66% di fine 2017), è altrettanto vero che crescono le imprese con più dipendenti, una riduzione infatti si registra nei settori del commercio e delle libere professioni, mentre cresce il numero delle imprese nel manifatturiero e nelle costruzioni.
Si tratta quindi di un quadro positivo che però non ci deve fare abbassare la guardia: c'è ancora molto da fare per far crescere il sistema economico.
L’equilibrio dei conti pubblici, la stabilità del sistema finanziario, l’avvio degli investimenti in infrastrutture, il nuovo Piano Regolatore, il progetto per le Telecomunicazioni, si devono efficacemente affiancare alle modifiche normative, in particolare rivolte alla sburocratizzazione tesa a rendere più competitivo il nostro sistema.
Il 7 settembre prenderà avvio il “Tavolo per lo sviluppo” con il contributo delle forze sociali, uno strumento che mette alla prova la capacità di tutti nel fornire risposte adeguate per garantire un futuro stabile all’economia. Sarà questo il luogo fisico per ragionare con tutte le parti sociali, approfondire i temi e definire le migliori scelte da compiere per rendere stabile il sentiero di crescita.
Adesso.sm auspica la partecipazione e il contributo attivo, magari critico, ma costruttivo di tutti, aprendo una nuova fase di dialogo che pensi solo al bene del Paese.
Comunicato stampa
Adesso.sm
I dati registrano 16.180 occupati nel settore privato, 700 in più rispetto a luglio 2017, pari ad una crescita occupazionale del 4,5%.
Ovviamente si tratta di un dato ancora parziale, ma si sta consolidando un trend che dall'inizio dell'anno indica un importante incremento del numero dei lavoratori.
Contemporaneamente la disoccupazione continua a calare: per il 5° mese consecutivo il numero di disoccupati in senso stretto si mantiene al di sotto delle 1000 unità, dato in precedenza raggiunto soltanto a giugno del 2017.
Il segno è evidente: una parte significativa dei nuovi posti di lavoro creati sta andando a beneficio dei residenti, il tasso di disoccupazione è sceso infatti al 5,81%, (nel luglio 2017 era al 6,09%) tra i più bassi d'Europa.
A dimostrazione di ciò, tra giugno e luglio 2018 si sono registrati 281 nuovi occupati, di cui 199 residenti. In questo numero potrebbero rientrare ragionevolmente anche i lavoratori stagionali, ma in rapporto allo stesso periodo degli anni precedenti si tratta di un incremento considerevole che denota comunque una crescita.
Se è vero che sta riducendosi il numero complessivo di imprese, in particolare quelle con zero dipendenti (che oggi sono pari al 51,55% del totale contro il 53,66% di fine 2017), è altrettanto vero che crescono le imprese con più dipendenti, una riduzione infatti si registra nei settori del commercio e delle libere professioni, mentre cresce il numero delle imprese nel manifatturiero e nelle costruzioni.
Si tratta quindi di un quadro positivo che però non ci deve fare abbassare la guardia: c'è ancora molto da fare per far crescere il sistema economico.
L’equilibrio dei conti pubblici, la stabilità del sistema finanziario, l’avvio degli investimenti in infrastrutture, il nuovo Piano Regolatore, il progetto per le Telecomunicazioni, si devono efficacemente affiancare alle modifiche normative, in particolare rivolte alla sburocratizzazione tesa a rendere più competitivo il nostro sistema.
Il 7 settembre prenderà avvio il “Tavolo per lo sviluppo” con il contributo delle forze sociali, uno strumento che mette alla prova la capacità di tutti nel fornire risposte adeguate per garantire un futuro stabile all’economia. Sarà questo il luogo fisico per ragionare con tutte le parti sociali, approfondire i temi e definire le migliori scelte da compiere per rendere stabile il sentiero di crescita.
Adesso.sm auspica la partecipazione e il contributo attivo, magari critico, ma costruttivo di tutti, aprendo una nuova fase di dialogo che pensi solo al bene del Paese.
Comunicato stampa
Adesso.sm
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