Si ritiene utile e al di là di ogni polemica intervenire per spiegare alcuni aspetti legati agli interventi di contenimento della spesa per il personale del settore pubblico allargato. L’intento non è certamente dividere il paese , il mondo del lavoro dipendente o evitare che le parti svolgano il ruolo come meglio credono; abbiamo troppo rispetto per le persone e le organizzazioni sociali per credere che pochi comunicati stampa possano “abbindolare le persone. Riteniamo giusto fornire alcuni chiarimenti per evitare interpretazioni o peggio una disinformazione cui e difficile riconoscere buona fede visti incredibili commenti apparsi sui “social” da parte di esponenti politici di opposizione. Premesso che sono diversi gli interventi concretizzati e legati alla gestione delle risorse umane (es. concorsi pubblici e corsi - concorsi interni, nuove regole per i trasferimenti e la mobilità interna), piano delle assunzioni, nuove modalità per forniture di beni e servizi verso la PA tese a promuovere economie di scala maggiori, riorganizzazione dei servizi alle imprese (sportello unico) e ai cittadini ( certificati prenotati per via elettronica, nuovo sportello per chi è in cerca di occupazione). Altri interventi sono in via di completamento:Servizio Elettronico di Recapito Certificato (SERC) (anche detto “Raccomandata elettronica” per il quale si sta procedendo ad avviare e concretizzare il confronto con la Pubblica Amministrazione Italiana), completamento Organico del Corpo di Polizia Civile e Regolamento dei Corpi di Polizia, superamento di sovrapposizioni fra ruolo degli Uffici e degli organismi e commissioni ed altro ancora. Certamente l’impegno non viene giudicato esaustivo ma non si possono accettare accuse di immobilismo. Veniamo dunque agli interventi previsti, e oggetto di aspre polemiche, nella prossima legge di bilancio: in particolare la riduzione mensile straordinaria progressiva sugli stipendi e salari del Settore Pubblico Allargato. Senza fare dietrologia e ripercorre le tappe a partire dalle prime sottoposte al sindacato, vogliamo precisare che: non vengono assolutamente ridotte le retribuzioni inferiori ai 1500 € mensili e l’effetto della riduzione non può abbassare la stessa sotto i 1500 € cercando così di incidere il meno possibile sulle retribuzioni minori e quindi ad esempio sui precari ( oggi presenti in numero fisiologico) che per effetto del salario di ingresso siano sotto questa soglia; la riduzione calcolata sul piede retributivo e sugli scatti escludendo le indennità professionali in quanto già decurtate da provvedimenti precedenti e risalenti a qualche anno addietro; non la si applica sulla indennità di fine servizio; si sta predisponendo una formale disposizione per chiarire ( anche se non ve ne sarebbe necessità – ma è meglio prevenire gli allarmismi inutili) che chi andrà in pensione durante la validità della norma sulla riduzione del salario ed ha diritto ad una pensione che corrisponde all’ultima busta paga, non vedrà decurtata la propria pensione in quanto il dato utilizzato è la retribuzione tabellare senza alcuna riduzione. Di seguito alcuni esempi dell’effetto di questa ritenuta ricordando che si applicano fasce progressive di 500 € a partire da 1500 fino a giungere a 6000 € anche se per effetto dell’esclusione delle indennità professionali non vi sono praticamente retribuzioni al di sopra dei 4500 €: Retribuzione di 1500 nessuna ritenuta Retribuzione di 2000 € 40 percentuale media 2% Retribuzione di 2500 € 62,5 percentuale media 2,5% Retribuzione di 3000 € 87,50 percentuale media2,92 % Retribuzione di 3500 € 112,50 percentuale media 3,21% Retribuzione di 4000 € 142,50 percentuale media 3,56% Retribuzione di 4500 € 202,50 percentuale media 4.50% Questo intervento sulle retribuzioni era stato proposto per un biennio ed a seguito del confronto con il Sindacato si è deciso di proporlo in tale forma per l’esercizio finanziario 2019 e successivamente demandare al tavolo del rinnovo del contratto di lavoro l’individuazione di meccanismi che portino ad un contenimento della spesa per il personale per l’anno successivo.
Cs Segreteria Interni
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