La legge di bilancio è stata approvata in un’Aula semi deserta con 29 voti dei soli presenti della maggioranza visto che l’opposizione ha scelto, dopo quatto intensi giorni di dibattito anche in seduta notturna, di non prendere parte alla votazione e ritirare la propria disponibilità a un dibattito che col tempo ha sempre più assunto la forma di un monologo (considerato il silenzio dai banchi di Adesso.sm). Quattro giorni in cui gli articoli del governo, stravolti e raddoppiati tra la prima e la seconda lettura impedendo ogni intervento di modifica e contributo da parte delle forze di opposizione, sono stati discussi nel silenzio di una maggioranza che vota ad occhi chiusi, che percepisce il dibattito come un fastidio e le voci di dissenso come un ostacolo all’attività governativa alla stregua della lesa maestà.
Il bilancio di Adesso.sm arriva dopo uno sciopero generale e i richiami al dialogo da parte di tutte le associazioni di categoria (entrambi inascoltati), dopo tre ordinanze del Tribunale che tracciano i contorni delle attività del gruppo finanziario criminale che che ha infiltrato posizioni-chiave del paese.
Una legge che non parla di sviluppo ma taglia i servizi, attinge 8,6 milioni dai fondi per gli ammortizzatori sociali, non trasferisce decine di milioni ai fondi pensione, accentra ulteriori poteri nelle mani del Congresso di Stato, rimanda a continui decreti delegati per evitare il confronto, mette in discussione la proprietà privata e l'esercizio dell'iniziativa economica senza analizzare le conseguenze di scelte sconsiderate.
Un bilancio che chiude con un pareggio fittizio, che finge che le entrate siano uguali alle uscite mentre nella realtà il debito sulle spalle dei sammarinesi tocca la vetta di 888 milioni di euro ed è destinato a salire proprio a causa dei salassi attuati dal governo: Adesso.sm continua a contrarre, a nome dei sammarinesi, debiti su debiti e li spalma per i prossimi dieci, vent'anni anni senza curarsi di chiarire se e come si prevede di reperire le risorse per ripagarli, senza prospettare l'ombra di un progetto di sviluppo.
Tutta l'opposizione ha espresso la disponibilità a ritirare in blocco gli emendamenti chiedendo al governo di eliminare tre dei suoi articoli – quelli su fondo pensioni, no tax area e tassazione della ricchezza detenuta all'estero – ma non c'è stata alcuna possibilità di dialogo. Ci fa sorridere infine che Adesso.sm propagandi la volontà di recepire alcuni delle proposte, quando l'esperienza dello scorso anno ci insegna che il governo accoglie gli emendamenti delle opposizioni solo per farle tacere, perchè alla fine non vengono attuati. In ogni caso se i famosi “30 emendamenti” che la maggioranza voleva accogliere erano utili a migliorare il bilancio, bisogna domandarsi come mai questi non siano poi stati approvati con beneficio per la collettività.
L'ennesima dimostrazione – semmai ce ne fosse bisogno – che le dichiarazioni circa la volontà di ricercare risposte condivise nell'interesse del paese non sono sincere e che siamo di fronte ad un gestione arroccata su se stessa, incapace di correggere i propri errori e addirittura di riconoscerli come tali.
Comunicato stampa
Partito Democratico Cristiano Sammarinese
Movimento RETE
Partito dei Socialisti e dei Democratici
Partito Socialista
Movimento Democratico San Marino Insieme
Gruppo misto dei Consiglieri Indipendenti: Giovanna Cecchetti, Tony Margiotta, Dalibor Riccardi
Il bilancio di Adesso.sm arriva dopo uno sciopero generale e i richiami al dialogo da parte di tutte le associazioni di categoria (entrambi inascoltati), dopo tre ordinanze del Tribunale che tracciano i contorni delle attività del gruppo finanziario criminale che che ha infiltrato posizioni-chiave del paese.
Una legge che non parla di sviluppo ma taglia i servizi, attinge 8,6 milioni dai fondi per gli ammortizzatori sociali, non trasferisce decine di milioni ai fondi pensione, accentra ulteriori poteri nelle mani del Congresso di Stato, rimanda a continui decreti delegati per evitare il confronto, mette in discussione la proprietà privata e l'esercizio dell'iniziativa economica senza analizzare le conseguenze di scelte sconsiderate.
Un bilancio che chiude con un pareggio fittizio, che finge che le entrate siano uguali alle uscite mentre nella realtà il debito sulle spalle dei sammarinesi tocca la vetta di 888 milioni di euro ed è destinato a salire proprio a causa dei salassi attuati dal governo: Adesso.sm continua a contrarre, a nome dei sammarinesi, debiti su debiti e li spalma per i prossimi dieci, vent'anni anni senza curarsi di chiarire se e come si prevede di reperire le risorse per ripagarli, senza prospettare l'ombra di un progetto di sviluppo.
Tutta l'opposizione ha espresso la disponibilità a ritirare in blocco gli emendamenti chiedendo al governo di eliminare tre dei suoi articoli – quelli su fondo pensioni, no tax area e tassazione della ricchezza detenuta all'estero – ma non c'è stata alcuna possibilità di dialogo. Ci fa sorridere infine che Adesso.sm propagandi la volontà di recepire alcuni delle proposte, quando l'esperienza dello scorso anno ci insegna che il governo accoglie gli emendamenti delle opposizioni solo per farle tacere, perchè alla fine non vengono attuati. In ogni caso se i famosi “30 emendamenti” che la maggioranza voleva accogliere erano utili a migliorare il bilancio, bisogna domandarsi come mai questi non siano poi stati approvati con beneficio per la collettività.
L'ennesima dimostrazione – semmai ce ne fosse bisogno – che le dichiarazioni circa la volontà di ricercare risposte condivise nell'interesse del paese non sono sincere e che siamo di fronte ad un gestione arroccata su se stessa, incapace di correggere i propri errori e addirittura di riconoscerli come tali.
Comunicato stampa
Partito Democratico Cristiano Sammarinese
Movimento RETE
Partito dei Socialisti e dei Democratici
Partito Socialista
Movimento Democratico San Marino Insieme
Gruppo misto dei Consiglieri Indipendenti: Giovanna Cecchetti, Tony Margiotta, Dalibor Riccardi
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