Non smetteremo mai di dire che il patrimonio arboreo ha un grande valore ambientale, storico e paesaggistico ma anche culturale ed estetico ed abbattere alberi consentirà di avere un maggior carico inquinante dovuto al mancato assorbimento dei vari gas tossici soprattutto quelli provocati dal traffico. La pessima qualità dell’aria aumenterà ancora di più e aumenterà pure l’impatto delle aree urbanizzate che gli alberi in qualche modo riescono a mitigare. Le alberature, di qualsiasi tipo (protette e non) non dovrebbero essere toccate perché distruggere il verde andrà a discapito della qualità urbana e della nostra salute e consentirà di aumentare le emissioni di CO2. Abbattere poi alberi adulti con la scusa di essere sostituiti (quando poi non li sostituiscono quasi mai) da nuove piantumazioni è veramente una bufala in quanto lo sappiamo benissimo che ci vorranno decenni per riavere una massa arborea come quella esistente.
Oggi progettare le città a fronte del cambiamento climatico e della qualità dell’aria vuol dire affermare valori e funzioni del verde urbano. Quindi il principio che deve prevalere in tutte le progettazioni, soprattutto in un aree urbanizzate è quello di tenere conto dell’esistente, semmai come in questo caso, in Via Paolo III, si possono sacrificare un pò di posti auto ma non le alberature stradali che casomai dovrebbero essere potenziate. Per quanto riguarda la sicurezza e prevenzione di incidenti da alberi malati, visto che il problema sussiste da molto, si sarebbe potuto intervenire gradualmente asportando e piantumando ogni anno una alberatura così da non perdere l’aspetto dell’esistente.
Non ci sembra poi corretto informare i cittadini e le associazioni ambientaliste quando tutti i pareri erano stati dati, le decisioni già prese e addirittura a pochi giorni dall’inizio dei lavori.
Così ancora una volta perderemo altro verde a discapito del paesaggio e facendo pesare sulla salute delle persone l’inquinamento atmosferico e il benessere.
Associazione Micologica Sammarinese
Oggi progettare le città a fronte del cambiamento climatico e della qualità dell’aria vuol dire affermare valori e funzioni del verde urbano. Quindi il principio che deve prevalere in tutte le progettazioni, soprattutto in un aree urbanizzate è quello di tenere conto dell’esistente, semmai come in questo caso, in Via Paolo III, si possono sacrificare un pò di posti auto ma non le alberature stradali che casomai dovrebbero essere potenziate. Per quanto riguarda la sicurezza e prevenzione di incidenti da alberi malati, visto che il problema sussiste da molto, si sarebbe potuto intervenire gradualmente asportando e piantumando ogni anno una alberatura così da non perdere l’aspetto dell’esistente.
Non ci sembra poi corretto informare i cittadini e le associazioni ambientaliste quando tutti i pareri erano stati dati, le decisioni già prese e addirittura a pochi giorni dall’inizio dei lavori.
Così ancora una volta perderemo altro verde a discapito del paesaggio e facendo pesare sulla salute delle persone l’inquinamento atmosferico e il benessere.
Associazione Micologica Sammarinese
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