Congresso di Stato: macroscopiche inesattezze da RETE, PDCS, NPR e Elego
Nel comunicato stampa odierno di RETE, PDCS, NPR e Elego sono riportate una serie di macroscopiche inesattezze rispetto all’attività del Congresso di Stato. Il Governo per scelta, non imposta dai gruppi consiliari, ma per una precisa volontà di trasparenza, ha deciso dall’avvio dell’ordinaria amministrazione di inviare per conoscenza ai membri dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale l’ordine del giorno del Congresso di Stato. Tale attività, inedita nella prassi istituzionale sammarinese, è stata avviata per dare la massima trasparenza e garantire la continuità dell’Amministrazione in una fase di transizione in cui l’indeterminatezza della crisi di governo non ha permesso di pianificare tempestivamente alcuni atti di normale amministrazione per la gestione dello Stato. Il Governo, nella persona del Segretario di Stato per gli Affari Interni, nello spirito della massima trasparenza ha condotto un confronto con i gruppi consiliari sulle proposte di delibere presentate e in caso di richiesta di chiarimenti, ha fornito informazioni anche con il supporto dei colleghi coinvolti. Nel comunicato stampa, con un tono strumentale e demagogico, si fa addirittura riferimento all’unico componente del Congresso di Stato che non sarà candidato alle prossime elezioni e a una delibera sulla concessione di frequenze della telefonia mobile su cui sono in corso approfondimenti su richiesta dei gruppi consiliari. Inoltre, si fa riferimento a presunti incarichi diplomatici nonostante nessun incarico diplomatico sia stato assegnato - o anche solo proposto - dal giorno in cui è entrata in vigore l’ordinaria amministrazione, come si può evincere tranquillamente dalla consultazione delle delibere che sono pubbliche. Il Congresso di Stato respinge le illazioni e le accuse. Ricorda le legislature precedenti in cui alcune forze politiche sottoscrittrici del comunicato, allora in posizioni di governo, non hanno mai pensato di avviare questa prassi, anzi in alcuni casi hanno adottato delibere decisamente discutibili che hanno alimentato dopo le elezioni il dibattito politico.
Comunicato stampa
Congresso di Stato