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Il Segretario di Stato alla Sanità Franco Santi risponde alle accuse mosse dalla Democrazia Cristiana di emettere delibera dallo strano “sapore politico”

3 dic 2019
Il Segretario di Stato alla Sanità Franco Santi risponde alle accuse mosse dalla Democrazia Cristiana di emettere delibera dallo strano “sapore politico”

Ieri la Democrazia Cristina in conferenza stampa ha dichiarato, per tramite del candidato Stefano Canti, che il Congresso di Stato continua a sfornare delibere dal “sapore politico” citando nello specifico la delibera di proroga dell’incarico del Direttore Generale dell’ISS. La pesante critica dell’esponente della Democrazia Cristiana viene giustificata dal fatto che l’incarico del Direttore Generale sarebbe comunque coperta per i successivi 26 giorni dalla scadenza. Peccato che tale disposizione non esista o che comunque non sia applicabile al caso in questione. La verità è che se non venisse adottata la delibera “incriminata” l’Istituto per la Sicurezza Sociale non avrebbe garantita la continuità gestionale per mancanza del Direttore Generale. Tra l’altro sempre la delibera in questione proroga l’incarico del Dott. Gualtieri fino alla nuova nomina che, come dice giustamente Canti, deve essere fatta dal nuovo Governo che verrà e, in assenza di questo passaggio, pone comunque come limite massimo di prorogazio la data del 29 febbraio 2020, data di scadenza dei contratti degli altri due direttori, quello Amministrativo e quella Sanitario e Socio Sanitario, che insieme al Direttore Generale compongono il Comitato Esecutivo dell’ISS. Quindi l’unico “sapore politico” di interesse della Segreteria di Stato alla Sanità è quello di dare continuità alla governance dell’ISS in questa fase delicata di transizione tra un governo e l’altro, per facilitare l’eventuale passaggio di consegne e non creare turbative di nessun genere che andrebbero a discapito di tutti. L’esponente politico della Democrazia Cristiana dovrebbe far mente locale e riportare l’orologio indietro di 3 anni circa, andare a rovistare nelle delibere che furono adottate dal passato governo in ordinaria amministrazione da membri di Governo che lui conosce molto bene e farsi un bell’esamino di coscienza.


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