Sviluppo e benessere: le idee di Elego
Difficile trovare un settore della nostra San Marino che non abbia bisogno di profonde modifiche e riforme. Credo che ogni sammarinese, nel vedere e percepire il degrado che anno dopo anno imperversa nel tessuto sociale ed economico della nostra Repubblica, abbia detto o pensato almeno una volta: “QUI NON FUNZIONA PIU’ NIENTE”. San Marino non riesce più a garantire lavoro a tutti i sammarinesi. Nonostante il Governo si pavoneggi nell’affermare che l’occupazione sammarinese sia cresciuta rispetto l’anno precedente, la realtà non è affatto questa. Molti over 50 si sentono tagliati fuori e investono i loro risparmi su licenze individuali e piccole attività a conduzione famigliare, che poi spesso dopo tre anni devono abbandonare. A tal proposito sarebbe interessante sapere quanti riescono a pagare il secondo acconto IGR in un’unica rata o se invece sono obbligati a dilazionare. L’attuale regime minimo di pagamenti IGR non è sostenibile. E’ necessario studiare una formula a regime forfettario, almeno per piccole attività. Il concetto deve essere: PAGHI SU QUELLO CHE DICHIARI e PRODUCI. Invece, attualmente PAGHI minimo su un reddito annuale di 28mila euro. Vengono poi richieste figure specializzate difficili da reperire in Repubblica e vengono assunte e preferite figure italiane. A tal proposito la Segreteria di Stato al Lavoro condotta da Andrea Zafferani, ha solo agevolato queste pratiche a sfavore dei sammarinesi. E spero che i sammarinesi se ne ricordino alle elezioni… Sarebbe davvero utile, invece, dare la possibilità ai disoccupati di accedere a dei corsi di formazione CPF mirati, di durata massima 3 mesi, sulla base della richiesta interna delle aziende, per poi velocemente aver modo di ricollocarsi nel mondo del lavoro. Per chi poi vuole fare impresa e comunque aprire un’attività commerciale non basta avere agevolazioni tributarie, ma bisogna avere anche gli strumenti necessari per il Commercio del nostro tempo, tradizionale ed elettronico. Bisogna superare il modello T2 per chi vuole spedire all’estero. Bisogna risolvere i problemi con Amazon ed Apple (attualmente per loro non esistiamo). Sarebbe interessante inventarsi delle licenze temporanee per dar modo a molti sammarinesi di “aprire un’osteria” o “vendere qualcosa” all’interno di un garage in occasione di una festa paesana o manifestazione tematica. Dobbiamo incentivare più consumi interni. A tal proposito, dobbiamo fare i conti con il problema demografico del Paese. Siamo “solo” 32mila abitanti circa, e dal 2008, con la diminuzione dei frontalieri, i consumi interni sono scesi in maniera drastica. Anche questa situazione ha facilitato le chiusure di molti bar, ristoranti e negozi nel tempo. Trenta cittadinanze annuali estratte a sorte non sono segno di una politica seria e lungimirante. I primi a cui dovremmo proporre una cittadinanza mirata, devono essere i frontalieri che lavorano da anni in Repubblica. Si potrebbe studiare anche una cittadinanza mirata anche ad altri e non solo riservata agli imprenditori. Potremmo cercare di attrarre i pensionati italiani ed europei (una volta avevamo le residenze per pensionati). Anche perché abitare a San Marino è sicuro. La SICUREZZA potrebbe essere una nostra forza per attrarre turismo e residenze. Dal settore imprenditoriale a quello culturale e sportivo. Sullo Sport poi, bisogna investire maggiormente. Più Sport per tutti Più Salute e miglior qualità della vita. Sarebbe utile e importante inserire una materia sportiva nella scuola, fin dalle scuole Elementari, al fine di far crescere la cultura sportiva nel Paese (modello USA). Per gli agonisti più importanti e riconosciuti per valore, deve esserci un progetto in stile italiano (esempio vigili del fuoco, fiamme gialle, fiamme azzurre) per agevolare la pratica sportiva e dare lustro alla Repubblica, per poi confluire nelle forze dell’ordine. Questo creerebbe nel tempo delle forze armate anche più preparate a livello psico-fisico per affrontare ogni avversità. Esiste poi un turismo sportivo, generato da sport di gruppo o da eventi sportivi (gare, competizioni ecc) che genera introiti economici importanti nel mondo, mentre San Marino ne approfitta relativamente. A tal proposito la Segreteria del Turismo e dello Sport dovrebbe lavorare in maniera più sinergica e convinta con quelle federazioni sportive che organizzano tali eventi.
Rossano Toccaceli