Alessandro Mancini (AR) a Erik Casali: "La Sanità Non È un Gioco di Magia"
Leggendo l’appassionato intervento di Erik Casali, non posso fare a meno di riconoscere il suo sorprendente expertise nel campo della sanità. Non capita tutti i giorni di incontrare un candidato che ha scoperto la formula magica per risolvere tutti i nostri problemi sanitari con un solo colpo di bacchetta!
Ma, ironie a parte, è doveroso ricordare un piccolo dettaglio del passato di Casali. Forse vi ricorderete che nel 2016 fu proprio lui il promotore del referendum sul tetto degli stipendi. Un’iniziativa lodevole, certo, peccato che l’esito positivo di quella consultazione abbia generato numerosi problemi, specialmente nel comparto sanitario.
A seguito di quel referendum, molti professionisti della sanità hanno deciso di abbandonare il nostro Paese, cercando altrove condizioni di lavoro più favorevoli. Ma evidentemente, nella visione di Casali, un medico sottopagato e demotivato dovrebbe essere il pilastro del nostro sistema sanitario. Un’idea innovativa, non c’è che dire!
Ora, Casali ci informa che il nostro sistema sanitario deve essere organizzato per una comunità di 34 mila abitanti, come se non fossimo integrati in una realtà più complessa. Forse il prossimo passo sarà suggerire che dovremmo tornare ai rimedi della nonna e alle sanguisughe come trattamenti principali?
E per il personale, Casali dimostra il suo genio: vuole che i Primari tornino a fare i Primari, come se fossero stati tutti a giocare a carte negli ultimi anni.
Su una cosa, però, Casali ha ragione: il problema della libera professione va risolto e noi abbiamo le idee molto chiare, messe nero su bianco nel nostro programma. Riguardo al reperimento di medici, uno dei nodi più problematici del nostro sistema, parte della soluzione si avrà già con l’attuazione dell’Accordo di Associazione, che risolverà definitivamente la questione pensionistica. L’altra parte della soluzione dovrà essere necessariamente svolta riorganizzando l’attività libero-professionale intramuraria ed extramuraria attraverso un progetto di revisione della normativa e del Regolamento attuale, in termini di opportunità e controllo sull’erogazione delle prestazioni, senza pregiudicare il servizio pubblico per i nostri assistiti.
Insomma, grazie Erik per averci illuminato con la tua visione, ma forse, solo forse, è meglio lasciare la gestione della sanità a chi ha un po’ più di esperienza concreta e meno proclami populisti.
Comunicato stampa
Alessandro Mancini
Candidato Alleanza Riformista
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