Gian Luigi Macina (Rete): "NO alla San Marino dall’economia opaca che indebolisce la democrazia, Sì all’economia sana e prospera. Così San Marino sarà credibile, autorevole e potrà salvaguardare meglio la sua storica indipendenza"
Come è noto il Movimento RETE è uscito dal Governo e lasciato la maggioranza giusto un anno fa per diverse divergenze di rilievo e tra queste gli aspetti economici. Vediamo come stanno andando le cose. I dati economici appaiono positivi vanno però approfonditi: al 31/03 vi sono 5.215 imprese e di queste 3mila circa sono società. La ricchezza prodotta (il Prodotto Interno Lordo) si avvicina ai 2 miliardi di euro ma con delle anomalie nell’arco di 8 anni tra il 2014 e 2021: i bilanci societari nel 50% dei casi non presentano un utile, le attività individuali tendono ad avere guadagni in prevalenza sotto i 30mila€. Grazie agli atti prodotti dal Governo e dalla maggioranza uscente, alle anomalie soprariportate se ne aggiungono altre. Disposizioni che paiono riportare la nostra Repubblica ai mitici anni ’90 della cosiddetta “San Marino da Bere”, in un contesto oltremodo preoccupante che risulta particolarmente appetibile per persone di dubbia provenienza se non addirittura legate ad ambienti criminali. Cito alcuni provvedimenti sui quali le proposte correttive di RETE sono state respinte:
1) nel Decreto Delegato n.101/2023 viene abolita l’imposta a carico dei proprietari sui beni di lusso (imbarcazioni e aerei) esistente dal 2011. Sono previste agevolazioni fiscali per nuove società nel settore con una possibile tassazione al 3,4% anziché al 17% per l’IGR e addirittura le navi adibite a trasporto di merci e persone sono esenti da imposta monofase. Gli Organi Internazionali includono “San Marino nella lista dei paesi che si prestano a fornire bandiere di comodo” arrivando nel tempo a contare 14 navi non riconducibili ad alcuna proprietà effettiva o registrata a San Marino. (… ciò ) attira l'attenzione delle autorità e pone gli armatori, anche quelli delle unità da diporto, nel mirino delle autorità portuali e della Guardia di Finanza. Nel mondo sono 28 nazioni che adottano questa pratica tra cui le più prossime all'Italia sono Malta, Cipro e dallo scorso dicembre anche la repubblica San Marino.
2) nell’assestamento di bilancio a settembre 2023, all’art.10 viene prevista una nuova agevolazione connessa ai Trust riducendo i versamenti a favore dell’erario sammarinese. Il trust è uno strumento giuridico spesso costoso abitualmente riservato a protezione di importanti patrimoni familiari o aziendali. Stiamo parlando di grandi ricchezze che, oltre a rimanere nascoste al fisco, avranno ulteriori agevolazioni. Alla faccia di operai, semplici dipendenti, piccoli artigiani o commercianti.
3) nella bozza della stessa legge di assestamento poi emanata a settembre 2023 è stata riproposta la Residenza Fiscale Non Domiciliata con una sorta di Distretto Economico Speciale ove persone (si pensa) facoltose soggiornano in strutture specifiche pagando una tassa una tantum di 10mila euro ed hanno la possibilità di aprire un codice operatore temporaneo pagando solo un 5% su eventuali introiti con il concreto rischio di una vera e propria elusione fiscale legittimata da San Marino. Già nel 2022, RETE aveva evidenziato necessità di approfondimenti per poi arrivare a bloccare il progetto in quanto presentava troppi elementi di rischio. Allo stesso modo si sono espressi anche diverse Categorie Economiche e le Organizzazioni Sindacali. Nella legge di assestamento di settembre 2023, si è giunti a una norma di “compromesso” che prevede solo la possibilità di soggiornare in alberghi a 5 stelle (che a San Marino non esistono). Nonostante ciò, una circolare emessa pochi mesi fa dal Dipartimento Esteri ha disatteso la norma emessa da Consiglio consentendo il soggiorno anche in altri tipi di strutture, prevedendo anche società abilitate. La Circolare è stata oggetto di esposto alla Reggenza da parte di RETE.
4) un’altra disposizione molto specifica e fatta dando significativi vantaggi a soggetti esteri in ambito commerciale o locali in ambito immobiliari è il Decreto Delegato n.65/2024 con il quale soggetti internazionali possono insediarsi in territorio SOLO NEI CENTRI COMMERCIALI e assolvono ai loro obblighi fiscali per due anni (sia monofase che IGR) pagando il 12% sul valore del venduto e possono anche utilizzare loro personale senza ricorrere al collocamento. Facendo qualche semplice conteggio, è chiaro che questi operatori avranno meno oneri fiscali di altri che magari vendono gli stessi beni. Ma soprattutto va osservato che l’aliquota del 12% potrebbe contrastare con disposizioni di natura europea entrate in vigore proprio il 01/01/2024 anche in Italia prescriventi una imposta sul reddito minima del 15% (e non anche l’IVA/monofase) per le grandi società di capitali multinazionali operanti in più paesi ed anche in UE. (Per maggiori dettagli si veda https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/dal-1deg-gennaio-e-vigore-una-nuova-era-la-tassazione-delle-imprese-nellue-2024-01-01_it )
5) la Repubblica Italiana ha introdotto, nella Legge di Bilancio 2024, meccanismi particolarmente stringenti per la vendita in territorio italiano di veicoli di qualsiasi genere provenienti dalla Repubblica di San Marino in modo da evitare delle frodi in particolare dell’IVA modificando in pratica gli accordi in vigore sull’interscambio con il nostro Paese. Gli atti parlamentari italiani riferiscono di “un ammanco per le casse erariali di circa € 9.680.000 per il 2021, € 32.780.000 per il 2022, € 16.940.000 per il 2023 (fino a luglio). (…) la quantificazione riportata è prudenziale. (..)”.
6) tra il 2022 e 2023 la Commissione Consiliare sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata, aveva formulato due documenti riservati al Governo ed al Consiglio Grande e Generale poiché “La Commissione – ha dichiara Pasquale Valentini (Presidente della Commissione) - si è resa conto che la presenza di attività economiche che mostravano a tratti collegamenti di vario tipo con fenomeni malavitosi, ricompare. Abbiamo dunque ritenuto, (…) che sia utile riprendere le raccomandazioni contenute nell'ultima relazione, accentuando e dando impulso alle attività di repressione e contrasto”. (San Marino RTV 16/01/2023) In tale contesto, grazie al all’impegno di RETE e, in particolare, di Elena Tonnini nella veste di Segretario agli Affari Interni, a marzo 2023 si è raggiunto l’obiettivo di migliorare e aggiungere disposizioni utili in capo al Corpo della Polizia Civile, nello svolgimento della vigilanza in campo economico, con nuovi strumenti di controllo, un miglior contesto organizzativo e ulteriori possibilità di cooperazione con altri soggetti dell’amministrazione.
7) il 27 febbraio scorso la testata on line “La Sicilia web” informa dell’operazione “Ultimo brindisi” della Guardia di Finanza e Procura europea di Palermo, nei confronti di un’organizzazione che avrebbe, tra le altre cose, illecitamente commercializzato bevande in Italia evadendo l’Iva (…) sugli acquisti provenienti da San Marino. Sono 10 gli arresti, 30 gli indagati, 17 i divieti di esercitare l’attività d’impresa, 30 milioni di € sequestrati per presunta evasione nei confronti di 17 società in diverse città. È indagato anche Filippo Intelisano, figlio del boss Giuseppe, esponente di spicco del clan Santapaola, di cui sarebbe stato anche per un periodo il reggente, che sta scontando l’ergastolo in regime di 41 bis nel carcere di Sulmona. Va osservato che il nome di uno degli arrestati corrisponde a quello dell’amministratore di società sammarinese operante nel settore delle bevande ora con licenza sospesa il 28/04/2024.( https://www.lasiciliaweb.it/2024/02/ultimo-brindisi-10-arresti-a-catania/ ) Cosa fare perché San Marino in campo economico sia credibile, autorevole e salvaguardi la sua storica indipendenza? Nel programma di RETE sono previste numerose proposte a partire da forme di promozione della cultura della legalità e poi più specificatamente disposizioni in campo economico maggiormente preventive riferite alle persone e ai settori economici quali, ad esempio: - normative stringenti sui requisiti per essere amministratori e soci, anche per evitare sia il fenomeno del prestanomato, sia quello dell’apertura/continuazione di attività a soggetti che risultano debitori dello Stato o con carichi pendenti in Italia o all’estero; - applicazione della monofase o dell’IVA prepagata per il primo anno di attività, esclusivamente per le società di nuova apertura in settori a rischio; - sottoscrizione di congrua fidejussione bancaria per l’apertura di nuove società in settori a rischio - introduzione della certificazione antimafia che consenta verifiche sull’idoneità e l’integrità di persone giuridiche e fisiche, anche in collaborazione con Organi Internazionali; - potenziare l’attività di scambio di informazioni finanziarie da parte degli organi preposti con gli altri Stati soprattutto quelli considerati più esposti al rischio di riciclaggio ed infiltrazioni malavitose; - la rivisitazione delle disposizioni in materia di commercio beni e servizi on line affinché il consumatore possa verificare la sussistenza della attività economica proponente. Occorre prevedere un collegamento ai Registri delle Imprese, rafforzando il monitoraggio anche attraverso il potenziamento della “Polizia Postale”, utile a fronteggiare forme di criminalità informatica; - prevedere il visto telematico della Guardia di Rocca anche per le bolle di importazione con importo inferiore a 5mila euro - l’implementazione delle attività di formazione e aggiornamento dei Corpi di Polizia sulle moderne tecniche di indagine, al fine di elevarne le capacità e le competenze anche attraverso collaborazioni estere; - fornire al Tribunale le risorse utili (tecniche e normative) per accorciare i tempi dei processi per evitare che cadano in prescrizione. Quindi Cari Elettori servono rappresentanti istituzionali che considerino il reale interesse comune, serve una politica onesta che riveda molte normative per evitare forme economiche opache che indeboliscono la democrazia. Così San Marino sarà credibile, autorevole e potrà salvaguardare meglio la sua storica indipendenza. L’economia può rappresentare lo specchio di un paese e il Movimento Rete da sempre si è impegnata per combattere l’illegalità e il clientelismo, nella convinzione che l’azione politica debba essere costantemente indirizzata a perseguire il bene collettivo. RETE vuole fare tesoro delle esperienze passate e recenti, semplificare la vita alle imprese sane, favorire uno sviluppo economico virtuoso. Se non sarà la Repubblica di San Marino ad intervenire in maniera consapevole, l’alternativa è continuare a subire le misure ingiunte da altri Stati o Organi Internazionali con il rischio di mettere in grave difficoltà le imprese oneste come avvenuto poco più di 10 anni fa con il Ns. Paese inserito in “lista nera” per diverso tempo con gravi danni non solo d’immagine ma anche all’economia reale. Infatti, per il Movimento Rete, l’interesse generale viene prima di tutto e quindi occorre operare attraverso una politica coraggiosa che indirizzi il necessario sviluppo secondo criteri di prosperità diffusa. È imprescindibile lo stato di diritto e l’uguaglianza di fronte alla legge, gli atti di governo devono essere trasparenti e motivati. Le proposte devono essere corredate da precise analisi costi-benefici. Serve un progetto di sviluppo per un modello economico più evoluto e tecnologicamente avanzato, rispettoso dell’ambiente e che possa garantire una buona occupazione nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Questo progetto va condiviso con le forse sociali ed economiche e va salvaguardata la diversificazione dei settori economici per evitare effetti negativi derivanti da possibili crisi di uno specifico settore. Occorrono anche forti sinergie con il circondario sia per gli aspetti infrastrutturali (es. viabilità) e ambientali. Il consolidamento dell’economia di San Marino, è di interesse anche per il circondario essendo il ns. Paese luogo occupazionale anche per 8mila “frontalieri” che contribuiscono allo sviluppo del nostro paese. A livello normativo, va garantita la libertà d’impresa nonché la protezione degli investimenti attraverso un efficiente e chiaro quadro normativo con disposizioni stabili nel tempo. Va ricordato che potrebbe essere sottoscritto anche a breve l’Accordo con l’Unione Europea e ciò chiederà maggiore impegno e qualificazione al Ns. sistema paese. Risulta estremamente importante valorizzare per impegno e capacità l’imprenditoria locale spesso riferita a piccole imprese a carattere famigliare. Su queste direttrici il nostro programma prevede oltre 30 proposte specifiche o trasversali che si ritengono utili al mondo dell’impresa siano esse manifatturiere, commerciali, turistiche, artigianali ed anche attività artistiche e cinematografiche. Vediamo alcune: - favorire il trasferimento tecnologico intergenerazionale attivando collaborazioni con l’Università per inserire studenti in piccole e medie imprese (PMI) e attività artigianali per preservarne know how ed esperienza, e per fornire spunti per l'innovazione; - incentivare le imprese del settore del terziario avanzato (attività a carattere informatico e multimediale, ricerca e sviluppo, progettazione, gestione aziendale, marchi e brevetti ecc.) e della produzione artistica e cinematografica, convertendo e riqualificando immobili produttivi e commerciali esistenti. - introdurre i “contratti di rete tra imprese”, ovvero progetti di aggregazione tra aziende con comunione di scopi che permetta loro di fare sistema per accrescere la reciproca capacità innovativa e competitività. Si tratta di una soluzione adatta al tessuto economico nostrano, dedicato alle piccole e medie imprese con produzioni diversificate che possono così abbattere una serie di costi mettendoli in comune (segreteria, contabilità, pubblicità ecc.) e presentandosi insieme sul mercato estero; - incentivare la transizione ecologica attraverso meccanismi incentivanti alle imprese per investimenti che comportino una riduzione misurabile dei consumi energetici e non comportino riduzioni di personale; - prevedere agevolazioni sulle utenze e tariffe agevolate sull’importazione diretta di materie prime per le imprese che rispettano criteri di eco-sostenibilità, - migliorare della leggibilità del nostro sistema e della trasparenza dei dati attraverso la consultabilità on-line dell’elenco delle società, fiduciarie, fondazioni e trust con relative partecipazioni e titolari effettivi, nonché dei bilanci e con possibilità di creare “fascicoli persona”; - la creazione di un Certificato etico aziendale che raccolga e incroci, in un unico documento, i dati fiscali, contributivi, legali e societari; - la programmazione di un piano di investimenti in infrastrutture che possano migliorare la qualità della vita, la produttività aziendale, la mobilità, l’ambiente, l’accoglienza, il tempo libero, lo sport. È necessario proseguire il dialogo con l’amministrazione riminese per diminuire i tempi di percorrenza e facilitare l’accesso al nostro territorio. Sono troppi anni che San Marino non ha nuove infrastrutture, limitandosi ad interventi spot. L’ultima infrastruttura di rilievo realizzata è la rete in fibra ottica; - la semplificazione normativa e burocratica non deve tradursi in rapporto privilegiato tra politico e azienda ma deve avere una ricaduta benefica su tutto il tessuto economico e agevolare la vita delle imprese sane; - avviare trattative per superare le barriere doganali per le aziende sammarinesi che esportano; - il potenziamento della SMAC a sostegno dei consumi interni e dell’intera economia anche ampliandone il bacino di riferimento. In questo contesto si rende necessario promuovere la formazione e competenza degli organismi di controllo al fine di certificare gli esercenti virtuosi e contrastare eventuali distorsioni; - nel settore turistico, occorre una programmazione lungimirante che abbandoni l’estemporaneità in favore della strutturazione di iniziative capaci di consolidare l’immagine di San Marino nel tempo si pensi ad iniziative anche per famiglie con percorsi naturalistici, ludico/culturali, sportivi, museali e storici. La proposta turistica deve essere indipendente dalla stagionalità, slegata dai singoli eventi e organizzata nell’ambito di un tessuto ricettivo che invogli alla permanenza in Repubblica; - in questo contesto il settore artistico musica, danza, teatro, autori ecc è una importante opportunità anche per i talenti locali va elaborata una normativa specifica e condizioni operative concrete per realizzare in territorio le produzioni artistiche (mondo audiovisivo, etichette discografiche, cinematografia, ecc.); - la creazione di festival nei diversi settori culturali di qualità al fine di favorire anche il turismo di sosta; - in questo contesto va salvaguardato e rilanciato il settore artigianale e l’artigianato artistico che sono stati e potrebbero tornare ad essere strategici, un “marchio di riconoscibilità” di San Marino nel mondo, strumento di crescita e innovazione, da aprire il mondo ed accrescere con i “nuovi saperi” tecnologici Su queste basi ci impegneremo per rendere possibile un Futuro Migliore grazie ad una Economia Virtuosa utile a noi tutti e alle giovani generazioni. Servono rappresentanti istituzionali che considerino il reale interesse comune. NO alla San Marino dall’economia opaca che indebolisce la democrazia, si all’economia sana e prospera. Così San Marino sarà credibile, autorevole e potrà salvaguardare meglio la sua storica indipendenza.
C.s. Gian Luigi Macina - Movimento Rete
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