A dieci anni esatti dalla sua inaugurazione, il Museo si arricchisce di una nuova sezione dedicata alle trasvolate atlantiche. Stamattina il taglio del nastro, alla presenza del senatore generale di squadra aerea, Vincenzo Manca, del senatore Lorenzo Cappelli e dell’amministratore unico Gianfranco Casolari. Già particolarmente ricco di medaglistica e documentazione dedicata alle trasvolate, il Museo ha voluto ricordare come durante il periodo fascista, le conquiste aviatorie, fortemente volute da Benito Mussolini, furono il fiore all’occhiello della storia d’Italia. Pochi sanno infatti, che l’industria dell’aviazione italiana all’epoca era una delle più grandi al mondo, con le epiche imprese di Italo Balbo, il primo ad organizzare le trasvolate di gruppo, le cosiddette crociere atlantiche, e di Francesco De Pineto. L’Italia era uno dei maggiori esportatori, con mezzi venduti perfino al Giappone. Il senatore Manca ha definito il Museo un “angolo di paradiso aviatorio”, e l’amministratore Casolari ha sottolineato con piacere la presenza degli studenti dell’istituto tecnico ed aeronautico di Forlì “è una forma intelligente – ha detto – per far conoscere ai ragazzi la nostra storia, che spesso ignorano”.
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