1° Maggio: dopo due anni di stop, dovuto alla pandemia, la festa CSU al Parco Ausa

A Dogana l'abbraccio ai lavoratori della Centrale Sindacale Unitaria. Non solo svago e divertimento, anche impegno e riflessione. Sulla festa l'ombra del conflitto in Ucraina

Di nuovo insieme”. Non è certo stato scelto a caso – dalla CSU - lo slogan di questa edizione; insieme ad un altro titolo, che è insieme un imperativo programmatico: “Diamo futuro al lavoro”. Rodata la formula della festa: musica, ballo, attività ludiche, stand gastronomici. Ma il pensiero in questo Primo Maggio non può non andare a quanto sta accadendo in Ucraina. Gravi le tensioni dovute al conflitto, con ricadute in tutto il Continente.

Davanti al Sindacato, dunque, un quadro economico complesso, e pesa l'inflazione. Da qui la necessità di tutelare le retribuzioni dei lavoratori con rinnovi contrattuali soddisfacenti. Sollecitata poi una svolta nelle politiche per la riduzione del debito pubblico, così come il completamento della riforma del fisco, in un'ottica di equità. Riflessioni anche su Giustizia, Sanità, Europa. Buone notizie dal fronte dell'occupazione.

Nel servizio le interviste ai Segretari di CDLS, Gianluca Montanari, e CSdL: Enzo Merlini

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