Il diritto di voto per le donne italiane era già stato raggiunto nel 31 gennaio 1945 con il decreto legislativo luogotenenziale che sancisce il suffragio universale.
Il provvedimento però riguardava solo la possibilità di esprimere la propria preferenza e non prevedeva l'eleggibilità femminile.
Questo traguardo venne raggiunto solo il 10 marzo 1946 attraverso il decreto 74 che consentiva la possibilità di eleggere donne con almeno 25 anni di età.
Il decreto fu varato nel giorno in cui si svolsero le prime elezioni dalla caduta del fascismo, in cui le donne furono chiamate alle urne per la prima volta in 436 comuni.
Il provvedimento però riguardava solo la possibilità di esprimere la propria preferenza e non prevedeva l'eleggibilità femminile.
Questo traguardo venne raggiunto solo il 10 marzo 1946 attraverso il decreto 74 che consentiva la possibilità di eleggere donne con almeno 25 anni di età.
Il decreto fu varato nel giorno in cui si svolsero le prime elezioni dalla caduta del fascismo, in cui le donne furono chiamate alle urne per la prima volta in 436 comuni.
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