12 agosto 1944: l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema
Con il vile inganno di aver dichiarato Sant'Anna "zona bianca", destinata cioè ad accogliere gli sfollati, i nazisti approfittarono della folta presenza di civili inermi, in maggioranza anziani, donne e bambini, per porre in essere una strage premeditata. Furono assassinate 560 persone, senza colpa, con esecuzioni compiute casa per casa e nelle stalle. Una strage che rappresenta una delle pagine più brutali della barbarie nazifascista.
Modalità e responsabilità dell'eccidio vennero a galla nel 1994, nel corso di un'indagine che portò alla scoperta di 695 fascicoli, occultati in un armadio di Palazzo Cesi, a Roma. Il processo che ne scaturì si concluse nel 2007 con la sentenza della Cassazione, che confermò la condanna all'ergastolo per dieci ex ufficiali e sottufficiali tedeschi.