Da centrale termoelettrica a museo d’arte moderna più visitato al mondo. E' questa la storia della Tate Modern di Londra: dopo la chiusura della centrale nel 1981 a causa dell'aumento del prezzo del petrolio che la rese antieconomica, nel 1995 la commissione a due architetti svizzeri – Herzog e de Meuron – che trasformò l’edificio in un museo. La Tate Modern fa parte di un complesso insieme ad altri tre musei: la Tate Britain, Tate Liverpool e Tate St Ives. Grazie ad un’apposita imbarcazione, esiste un collegamento fluviale tra il Tate Modern ed il Tate Britain per i visitatori che volessero visitare entrambi.
La collezione permanente della Tate Modern è esposta al terzo e al quinto piano dell'edificio, al secondo e al quarto vi sono mostre temporanee. La Sala delle Turbine, un tempo ospitava i generatori elettrici della centrale, ha un'altezza pari a un edificio di sette piani e una superficie di 3.400 m²; viene utilizzata tra ottobre e marzo per esporre opere appositamente commissionate ad artisti contemporanei. Questa iniziativa, sponsorizzata dalla Unilever inizialmente doveva durare per i primi cinque anni dall'apertura del museo ma la popolarità riscossa dall'iniziativa ha provocato una sua estensione sino al 2008.
All'apertura del museo nel 2000, le collezioni non erano esposte in ordine cronologico ma in quattro gruppi tematici: Storia/Memoria/Società, Nudo/Azione/Corpo, Paesaggio/Materia/Ambiente e Natura Morta/Oggetti/Vita Reale. Le ragioni dietro questa scelta vanno ricercate nella mancanza di opere di alcuni periodi storici. Nel maggio 2006 è stata variata la disposizione, favorendo approfondimenti su particolari correnti artistiche dell'arte del XX secolo.
La collezione permanente della Tate Modern è esposta al terzo e al quinto piano dell'edificio, al secondo e al quarto vi sono mostre temporanee. La Sala delle Turbine, un tempo ospitava i generatori elettrici della centrale, ha un'altezza pari a un edificio di sette piani e una superficie di 3.400 m²; viene utilizzata tra ottobre e marzo per esporre opere appositamente commissionate ad artisti contemporanei. Questa iniziativa, sponsorizzata dalla Unilever inizialmente doveva durare per i primi cinque anni dall'apertura del museo ma la popolarità riscossa dall'iniziativa ha provocato una sua estensione sino al 2008.
All'apertura del museo nel 2000, le collezioni non erano esposte in ordine cronologico ma in quattro gruppi tematici: Storia/Memoria/Società, Nudo/Azione/Corpo, Paesaggio/Materia/Ambiente e Natura Morta/Oggetti/Vita Reale. Le ragioni dietro questa scelta vanno ricercate nella mancanza di opere di alcuni periodi storici. Nel maggio 2006 è stata variata la disposizione, favorendo approfondimenti su particolari correnti artistiche dell'arte del XX secolo.
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