Nel mondo, circa 75 milioni di bambini non sono ancora iscritti alla scuola primaria. Nei paesi in via di sviluppo l'iscrizione al livello secondario è del 61% per i maschi, del 57% per le femmine. Percentuali che scendono nei paesi meno sviluppati al 32% e al 26%. Circa 100 milione di bambine sono costrette a svolgere mansioni anche faticose come quelle dei ragazzi. L’OIL l’organizzazione mondiale del lavoro si rivolge ai governi, alle organizzazioni e alle Agenzie delle Nazioni Unite affinché lottino contro lo sfruttamento dei minori, soprattutto delle bambine impiegate in lavori capaci di compromettere il loro sviluppo mentale, fisico ed emotivo. Lavorano nell'agricoltura, nel settore manifatturiero, nelle attività casalinghe. Sono le più esposte allo sfruttamento estremo, inclusa la schiavitù, la prostituzione e la pornografia infantile. Telefono Azzurro denuncia che il fenomeno colpisce Paesi poveri, e paesi industrializzati, come l'Italia, dove i minori, che per legge non sono punibili, vengono reclutati dalle organizzazioni malavitose per svolgere attività illecite. L’Associazione bolognese chiede azioni formative ed informative e un inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le regole.
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