13 arresti a Lecce per spaccio di stupefacenti: diramazioni dell'attività a San Marino
L’operazione è stata battezzata “Animal House”, perché l’omonimo negozio di animali a Merine di Lizzanello, provincia di Lecce, era il luogo dove si riunivano per programmare l’attività criminosa i due gruppi collegati tra loro e specializzati nel traffico di sostanze stupefacenti, ritenuti anche vicini all’organizzazione mafiosa della Sacra Corona unita. Le indagini sono iniziate giusto due anni fa, culminate con gli arresti all’alba, per 13 persone, eseguiti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce guidati dal capitano Marro. La droga arrivava in Puglia dall’Albania, probabilmente via mare: prima tappa Ostuni, dov’è stata accertata la presenza di un primo gruppo capeggiato da Antonio Flore, imprenditore edile. Il carico arrivava poi nel leccese, a Merine di Lizzanello, dove c’era Roberto Mirko De Matteis, arrestato pochi giorni fa per tentata estorsione. A coordinare i due gruppi, secondo gli inquirenti, c’era un 47enne di Giuggianello, che lavorava a San Marino. Luciano Perfetto, questo il suo nome, che proprio a San Marino perse la vita il 23 agosto 2010, in un incidente sul lavoro alla ditta Trama, colpito a morte da una cinghia metallica che si era sganciata. Il gruppo di Merine si sarebbe poi ramificato anche in altre città, e l’attività di spaccio era diventata florida nella zona, come anche i sequestri compiuti dai carabinieri, che hanno ricevuto il ringraziamento del procuratore capo della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, per aver ridimensionato il fenomeno.
Francesca Biliotti
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