15 giugno 1864: fondazione Croce Rossa Italiana
Il Comitato inizia la sua attività sotto la presidenza del dottor Cesare Castiglioni, il quale due mesi dopo la costituzione del Comitato, venne chiamato a Ginevra insieme ad altri delegati italiani, per esporre quanto fatto a Milano e cosa pensa di fare in avvenire in favore dei feriti e malati di guerra.
Il 22 agosto 1864 viene sottoscritta anche dall'Italia la Convenzione di Ginevra, mentre l'11 dicembre dello stesso anno si tiene a Milano un congresso in cui si approva il regolamento del “Comitato Centrale per il coordinamento delle attività dei nuovi comitati”.
Il 20 giugno 1866 l'Italia dichiara guerra all'Austria e le prime quattro “squadriglie” di volontari partono alla volta di Custoza. Nel 1872 la C.R.I viene trasferita dove si costituisce il Comitato Centrale. Da allora la Croce Rossa Italiana è sempre presente e attiva nei conflitti che vedono l'Italia impegnata, fino alla seconda guerra mondiale. Ha operato in tutto il territorio, nell'assistenza ai bisognosi ed anche nelle maxi-urgenze.
Dal 1980 la C.R.I. è stata soggetta ad un lungo periodo di commissariamento, terminato nel 1998 con la promulgazione di nuovo statuto dell'ente, che prevedeva la possibilità di svolgere le elezioni degli organi di governi interni. Ma nel 2003 fu nuovamente commissariata dal governo Berlusconi II e venne nominato come commissario, l'avvocato Maurizio Scelli. Nel 2005 a seguito dell'emanazione di ulteriore nuovo Statuto, è stato eletto come Presidente Nazionale Massimo Barra, in carica fino al 30 ottobre 2008, in tale data venne nominato commissario l'avvocato Francesco Rocca.
Con l'emanazione del 28 settembre 2012 e della successiva ordinanza commissariale del 23 novembre 2012, la Croce Rossa Italiana è stata trasformata in ente privato.
Francesco Rocca ha successivamente assunto la nomina di Presidente Nazionale il 27 gennaio 2013, in seguito alle elezioni svolte nell'Assemblea nazionale dell'organizzazione.