16 dicembre 1987: a sentenza il maxi processo a Cosa Nostra
Il processo è considerato la prima vera reazione dello Stato Italiano nei confronti della mafia siciliana. I membri di Cosa Nostra furono per la prima volta condannati in quanto appartenenti ad un'organizzazione mafiosa unitaria e di tipo verticistico.
Il processo fu possibile grazie alla nascita del cosiddetto Pool antimafia di Palermo, la cui direzione unitaria permise ai giudici che ne facevano parte di avere una visione completa del fenomeno della mafia siciliana, almeno al livello militare. Oltre all'accentramento delle indagini nelle mani di un gruppo di magistrati specializzati, l'altro elemento di forza del Maxiprocesso fu l'utilizzo dei pentiti: in primis Tommaso Buscetta, poi Salvatore Contorno e altri collaboratori permisero di squarciare il velo dell'omertà che aveva garantito l'invisibilità di Cosa Nostra per decenni.