Da appena 20 anni l’omosessualità è stata cancellata dalla lista delle malattie mentali dell’organizzazione Mondiale della Sanità. Era il 17 maggio del 1990 e da 5 anni, su decisione dell’Unione Europea, proprio in questa data viene promossa la giornata internazionale contro la omofobia e la transfobia, con eventi di sensibilizzazione. “Paura e avversione irrazionali verso l’omosessualità, basata sul pregiudizio”: così viene definita l’omofobia nella risoluzione del parlamento europeo, dove viene equiparata al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo.
Sensibilizzare oggi perché ancora restano la discriminazione e la violazione della dignità e della identità di genere. Secondo l’agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea, l’omofobia danneggia salute e carriera di quasi 4 milioni di persone in Europa. La LGBT di San Marino (lesbiche, gay, bisessuali e trans gender) chiede che anche la Repubblica possa ricordare il 17 maggio, aprendo gli occhi, contro l’ignoranza e contro il silenzio: “Nei nostri 60 chilometri quadrati - dice - ci sono uomini e donne che chiedono di poter vivere senza il timore di essere licenziati o denigrati, di essere allontanati dai genitori o denunciati dai vicini di casa, discriminati da quelle istituzioni che dovrebbero invece tutelarli da abusi e violenze”.
Annamaria Sirotti
Sensibilizzare oggi perché ancora restano la discriminazione e la violazione della dignità e della identità di genere. Secondo l’agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea, l’omofobia danneggia salute e carriera di quasi 4 milioni di persone in Europa. La LGBT di San Marino (lesbiche, gay, bisessuali e trans gender) chiede che anche la Repubblica possa ricordare il 17 maggio, aprendo gli occhi, contro l’ignoranza e contro il silenzio: “Nei nostri 60 chilometri quadrati - dice - ci sono uomini e donne che chiedono di poter vivere senza il timore di essere licenziati o denigrati, di essere allontanati dai genitori o denunciati dai vicini di casa, discriminati da quelle istituzioni che dovrebbero invece tutelarli da abusi e violenze”.
Annamaria Sirotti
Riproduzione riservata ©