Il 2 novembre al via la campagna nazionale “La vaccinazione non ha età”, promossa da IncontraDonna Onlus, e sostenuta da ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Farmindustria, per informare correttamente e sensibilizzare la popolazione sull'utilizzo dei vaccini in ogni fase della vita.
Le vaccinazioni salvano 2,5 milioni di vite l'anno nel mondo: 7mila al giorno, 300 all'ora, 5 al minuto. Dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Eppure, i vaccini non vivono il loro periodo più felice. Alcune malattie sembrano debellate, hanno spiegato i relatori: grazie ai vaccini obbligatori, difterite, tetano, epatite B e poliomelite, sono sotto controllo, ma potrebbero tornare se la copertura vaccinale scendesse sotto il 95%, come avvenuto per il morbillo, sceso all'85% e che rischia di rifarsi vivo.
Anche perché, è stata la domanda, se qualcuno dovesse ammalarsi di tetano perché ha rifiutato il vaccino, chi paga le cure sanitarie conseguenti alle sue scelte? Stesso dicasi per i costi legati all'influenza.
Tante giovani coppie, è stato detto, hanno letto vere bestialità su Internet e hanno iniziato a rifiutare i vaccini per loro stessi e per i figli. E fioriscono dubbi e paure attorno al loro utilizzo.
Dal 2 al 20 novembre sarà possibile trovare materiale informativo nei 142 Corner Salute Coop, e nel corso di appositi eventi verrà distribuito il calendario vaccinale che spiega quali vaccini fare nel corso della vita.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste al prof. Giovanni Rezza Direttore Dipartimento malattie infettive Istituto superiore sanità; Adriana Bonifacino Presidente IncontraDonna Onlus; Nicoletta Luppi Presidente Gruppo Vaccini di Farmindustria
Le vaccinazioni salvano 2,5 milioni di vite l'anno nel mondo: 7mila al giorno, 300 all'ora, 5 al minuto. Dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Eppure, i vaccini non vivono il loro periodo più felice. Alcune malattie sembrano debellate, hanno spiegato i relatori: grazie ai vaccini obbligatori, difterite, tetano, epatite B e poliomelite, sono sotto controllo, ma potrebbero tornare se la copertura vaccinale scendesse sotto il 95%, come avvenuto per il morbillo, sceso all'85% e che rischia di rifarsi vivo.
Anche perché, è stata la domanda, se qualcuno dovesse ammalarsi di tetano perché ha rifiutato il vaccino, chi paga le cure sanitarie conseguenti alle sue scelte? Stesso dicasi per i costi legati all'influenza.
Tante giovani coppie, è stato detto, hanno letto vere bestialità su Internet e hanno iniziato a rifiutare i vaccini per loro stessi e per i figli. E fioriscono dubbi e paure attorno al loro utilizzo.
Dal 2 al 20 novembre sarà possibile trovare materiale informativo nei 142 Corner Salute Coop, e nel corso di appositi eventi verrà distribuito il calendario vaccinale che spiega quali vaccini fare nel corso della vita.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste al prof. Giovanni Rezza Direttore Dipartimento malattie infettive Istituto superiore sanità; Adriana Bonifacino Presidente IncontraDonna Onlus; Nicoletta Luppi Presidente Gruppo Vaccini di Farmindustria
Riproduzione riservata ©