20 novembre: giornata internazionale dell’infanzia
La piaga del millennio è la fame: sono oltre 200 milioni i piccoli sotto i cinque anni a soffrire nel pianeta dei sintomi della malnutrizione.
53mila quelli uccisi in un anno, 223mila vittime di abusi sessuali e 275 milioni vittime di violenza domestica.
8 milioni vivono in paesi in guerra e di questa sarebbero almeno 300mila ad essere trasformati in bambini soldato. Hanno tra i 14 e i 18 anni, ma numerosi sono quelli di età inferiore (10 - 13 anni), addirittura al di sotto dei 10 anni.
Amnesty International stima che i bambini e le bambine soldato costituiscano fino al 40 per cento delle forze militari, nonostante l’ONU consideri dal 1998 l’uso di bambini-guerrieri un crimine di guerra. E Unicef lancia l’allarme: in 10 anni 2 milioni di bambini sono stati uccisi dai conflitti nel mondo.
Infanzia abbandonata: 145 milioni di orfani nel mondo: 87 milioni solo nell’Asia, ma anche un milione e mezzo nei paesi dell’ex blocco sovietico e 34mila quelli senza famiglia in Italia.
Forte la denuncia per il lavoro minorile nel mondo: sono 250 milioni di individui al di sotto dei 18 anni 120 milioni lavorano a tempo pieno: 55 milioni solo in India, in Thailandia il 32% della forza lavoro è costituita da minori; in Nepal il 60% dei bambini svolge lavori che ne impediranno il normale sviluppo; in Brasile lavorano 7 milioni di minori, con una paga che va dai 3 ai 14 dollari la settimana.
Oltre 500mila bambini lavoratori in Italia. E questo nonostante la Convenzione ONU fissi l’età minima lavorativa al termine della scuola dell’obbligo. Bimbi che lavorano, bimbi che non vanno a scuola: 120 milioni vivono senza ricevere alcun tipo di istruzione, ma è allarmante anche il dato italiano: al di là della iscrizione e della frequenza scolastica sono 6 milioni i giovani analfabeti.