21 febbraio 1965: viene ucciso Malcom X

Malcolm X divenne famoso in tutti gli Stati Uniti nel 1957, quando Johnson Hinton, un membro della Nazione Islamica, fu picchiato e arrestato dalla polizia di New York. Malcolm X riuscì in poche ore a radunare una folla davanti alla stazione di polizia. Insieme a un avvocato chiese di vedere Hinton, ma la polizia negò di averlo in custodia. Quando le persone all’esterno della stazione di polizia diventarono diverse centinaia, i poliziotti cambiarono idea e permisero a Malcolm X di incontrare Hinton. Hinton aveva ricevuto diversi colpi alla testa ed era in gravi condizioni. Malcolm X riuscì a farlo trasportare in ospedale.
Da quel momento, Malcolm X fu invitato molte volte in radio e in televisione, e le sue dichiarazioni finirono spesso pubblicate sui giornali. In uno dei suoi più famosi discorsi, Malcolm X dichiarò che i neri degli Stati Uniti dovevano lottare per i loro diritti «con tutti i mezzi necessari».
Malcolm X fu sempre molto ostile all’altro grande leader del movimento dei diritti civili, Martin Luther King. Malcolm X definì King uno “strumento” della repressione dei bianchi e criticò le sue teorie sulla non-violenza, sostenendo che facevano il gioco dell’oppressore e insegnavano ai neri a non reagire.