25 aprile, il presidente Mattarella: "I profughi di ieri come quelli di oggi"
E' la speranza per un futuro migliore ciò che accomuna i rifugiati di oggi con la gente di allora, che affollava le strade d'Europa in fuga dalla guerra. Dunque i profughi di ieri come i profughi di oggi, hanno sottolineato sia il Presidente della Repubblica che il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha ricordato come nel nostro momento di massimo bisogno, per liberarci dal nazifascismo, qualcuno sia venuto in nostro aiuto, non solo le truppe alleate angloamericane, ma francesi, polacchi, indiani, nepalesi, sudafricani, “ai quali – ha detto – dobbiamo molto della nostra libertà. Non dobbiamo dimenticare quel supporto straniero”.
Il nostro Paese è depositario di tradizioni millenarie, di civiltà, cultura, umanità e accoglienza, ha aggiunto Sergio Mattarella, “dobbiamo essere fieri dell'abnegazione e della generosità con cui salviamo migliaia di esseri umani che fuggono da guerre, miserie e condizioni disumane”.
Francesca Biliotti
Nel video gli interventi di Roberta Pinotti ministro della Difesa; Sergio Mattarella Presidente della Repubblica