Valore “immenso”, la Libertà; mai darlo per scontato, hanno ricordato i Capi di Stato. Protocollo rivisitato, per l'ottantesimo anniversario: ricevuta in udienza una delegazione di parenti dei partigiani sammarinesi appartenenti al Distaccamento Autonomo d'Assalto Montefeltro della V Brigata Garibaldi. Epopea cui ha fatto cenno il Segretario Belluzzi, nell'introdurre il discorso del pronipote di una figura simbolo della resistenza sammarinese come Pippo Maiani.
I Capitani Reggenti hanno posto l'accento sui valori della memoria e della concordia. La cui importanza è da apprezzare specie in questa fase, con una guerra in corso nel cuore dell'Europa. L'accoglienza dei profughi ucraini non è che la più recente testimonianza della propensione del Titano alla solidarietà: ricordate le 100.000 persone che trovarono rifugio in Repubblica durante il secondo conflitto mondiale, l'ospedale di guerra sammarinese nel 1918. Continuità generazionale ed ideale che trova una sintesi nelle celebrazioni per la caduta del fascismo.
Consueta la formula, in questo caso: il breve tragitto da Palazzo, alla Statua della Libertà, del Corteo Reggenziale; cui hanno partecipato autorità civili e militari, una rappresentanza del Governo, Capitani di Castello. E poi il momento più alto: l'omaggio dei capi di Stato alla corona d'alloro in memoria di tutte le vittime del regime. Libertà, democrazia, valori da tramandare alle nuove generazioni. Inno nazionale affidato allora ai giovani allievi dell'Istituto Musicale. Associazioni d'arma, sul Pianello; e tanta gente ad assistere alla cerimonia: cittadini, turisti, anche esponenti della politica. E non è mancato un ulteriore momento musicale, a caratterizzare le celebrazioni di quest'anno.