28 luglio, il Fascismo a San Marino terminava la sua ventennale esistenza
Nella memoria degli anziani il 28 luglio è una data che non può essere dimenticata. Nel 1943 erano bambini, ma certi eventi sono destinati a segnare indelebilmente cuore e mente. Quel lontano giorno di luglio la speranza cacciò momentaneamente il dolore e l’esasperazione della guerra. Il Fascismo a San Marino terminava la sua ventennale esistenza. Tre giorni dopo il suo collasso in Italia, al teatro Concordia di Borgo si tenne un grande comizio popolare, che stilò un ordine del giorno che venne immediatamente consegnato alla Reggenza. Il Consiglio Grande e Generale venne sciolto temporaneamente per essere sostituito con un Comitato di 30 membri. Il 31 luglio si stabilì di indire nuove elezioni che avvennero il 5 settembre. Il 4 agosto vennero sciolte la Guardia Repubblicana e le varie organizzazioni giovanili fasciste. L’orrore vero e la morte per San Marino si materializzarono undici mesi dopo, quando quattro squadroni di bombardieri inglesi scaricarono 263 bombe, violando così la neutralità della Repubblica e uccidendo 63 persone. Ma il 28 luglio del 1943 molti se lo ricordano come un giorno di festa e di speranza.
Monica Fabbri
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