Il 3 maggio è la giornata mondiale per la libertà di stampa. La ricorrenza è stata istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in seguito a una raccomandazione adottata dalla 66a sessione della Conferenza Generale dell’Unesco di due anni prima. Il suo obiettivo è informare i cittadini di tutto il mondo delle violazioni alla libertà d’espressione che avvengono in decine di paesi. Libertà sancita dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Secondo Reporter senza Frontiere - nota organizzazione non governativa che stila ogni anno una classifica sulla libertà di stampa - l'Italia è al 46mo posto, sempre staccata dai maggiori partner Ue ma comunque in miglioramento rispetto allo scorso anno quando era 52ma. Dal World Press Freedom Index emerge un coefficiente sulle limitazioni alla libertà per i media di 24,12 (era 26,26), appena più alto di quello degli Stati Uniti (23,73) che si collocano subito prima al 45mo posto.
Secondo Reporter senza Frontiere - nota organizzazione non governativa che stila ogni anno una classifica sulla libertà di stampa - l'Italia è al 46mo posto, sempre staccata dai maggiori partner Ue ma comunque in miglioramento rispetto allo scorso anno quando era 52ma. Dal World Press Freedom Index emerge un coefficiente sulle limitazioni alla libertà per i media di 24,12 (era 26,26), appena più alto di quello degli Stati Uniti (23,73) che si collocano subito prima al 45mo posto.
Riproduzione riservata ©