1711 anni per la più antica Repubblica del mondo. 301 d.C. Passano i secoli e la Repubblica oggi vive un dei momenti più difficili della sua storia recente, ma non cambia l’attaccamento e la difesa del valore fondante di una comunità, quello stesso che il Santo ha infuso e dato ai sammarinesi come lascito: la libertà. Non cambia il cerimoniale per i festeggiamenti che hanno inizio in Piazza della Libertà, con l’alzabandiera e la processione - i Capitani Reggenti, le istituzioni e il corpo diplomatico-consolare, le autorità civili e religiose, i corpi militari, il popolo - verso la Pieve. Davanti all’altare in mostra la sacra teca.
Ancora viva nel popolo sammarinese la visita di Papa Benedetto XVI che proprio in Pieve ha reso omaggio alla Reliquia del Santo. Dal vescovo Monsignor Luigi Negri il richiamo, nell’omelia, alle parole del Pontefice e al suo esempio di uomo di fede. “La fede è la nostra unica ricchezza”, ha detto condannando la presunzione della modernità di poter sostituirla con altro. L’accenno all’attualità: “una fede affaticata nella nostra società – ha osservato – e a risentirne è la stessa vita sociale” chiedendo l’intercessione del Santo, nell’aiuto a ritrovarla.
La processione dalla Basilica del Santo per le contrade di Città: il Santo, nella Reliquia, rinnova il patto con il suo popolo, rinsalda l’appartenenza al Paese e ai suoi valori. L’arrivo in piazza della Libertà per la benedizione, sotto il portico di Palazzo Pubblico, della Reliquia e la sua esposizione alla Reggenza, che vi ha reso omaggio, e al popolo. Si riforma il corteo e l’omaggio al Santo viene ripetuto in Pieve.
Annamaria Sirotti
Ancora viva nel popolo sammarinese la visita di Papa Benedetto XVI che proprio in Pieve ha reso omaggio alla Reliquia del Santo. Dal vescovo Monsignor Luigi Negri il richiamo, nell’omelia, alle parole del Pontefice e al suo esempio di uomo di fede. “La fede è la nostra unica ricchezza”, ha detto condannando la presunzione della modernità di poter sostituirla con altro. L’accenno all’attualità: “una fede affaticata nella nostra società – ha osservato – e a risentirne è la stessa vita sociale” chiedendo l’intercessione del Santo, nell’aiuto a ritrovarla.
La processione dalla Basilica del Santo per le contrade di Città: il Santo, nella Reliquia, rinnova il patto con il suo popolo, rinsalda l’appartenenza al Paese e ai suoi valori. L’arrivo in piazza della Libertà per la benedizione, sotto il portico di Palazzo Pubblico, della Reliquia e la sua esposizione alla Reggenza, che vi ha reso omaggio, e al popolo. Si riforma il corteo e l’omaggio al Santo viene ripetuto in Pieve.
Annamaria Sirotti
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