Sono circa 300 le piante secolari censite ad oggi in Repubblica dall’Ufficio gestione risorse ambientali e agricole. Soprattutto querce, ma anche frassini, olmi, castagni. Le più giovani hanno un’età che si aggira attorno agli 80 anni. La più longeva è una quercia che dimora nel castello di Montegiardino e vanta ben tre secoli e mezzo di storia. Esemplari arborei di pregio posti sotto tutela e soggetti a controlli periodici. Così come, più in generale, il verde pubblico come disposto dall’articolo 38 della legge quadro per la tutela dell’ambiente del 1995. Interventi fitosanitari ma anche manutenzione ordinaria e straordinaria delle formazioni boschive e arbustive. 300 i controlli effettuati in media ogni anno, anche su segnalazione di privati cittadini. Piante con rami rotti o spezzati, inclinate in maniera innaturale, con parti secche o completamente secche. Alla luce anche dei recenti episodi, questi i campanelli d’allarme per i meno esperti e motivo di opportuna segnalazione all’Ugraa per contribuire a scongiurare il pericolo della caduta di alberi. Ugraa che , in casi particolari, si avvale anche della collaborazione di ditte specializzate con controlli strumentali che certificano l’effettivo stato di salute della pianta, non sempre visibile dall’esterno. Per poi procedere, in caso di dimostrata necessità, alla rimozione dell’albero. 10/15 ogni anno per malattia ma anche per naturale deperimento.
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