40 anni di bankomat: passato e futuro

40 anni di bankomat: passato e futuro.
Il primo bancomat al mondo venne installato il 27 giugno del 1967 nella sede della Barclay’s Bank di Enfield Town, nel nord di Londra. Era un esperimento che, ai tempi dei Beatles e delle minigonne di Mary Quant, nessuno pensava potesse avere uno sviluppo così importante.
Oggi, a 40 anni di distanza, solo in Italia, gli sportelli bancomat sono 39 mila, il doppio rispetto a 10 anni fa. E la tessera magnetica, con codice segreto per prelevare denaro, è il sistema di pagamento che in tanti prediligono per le spese piccole-medie.
Ma la digitalizzazione del prelievo di valuta, potrebbe avere a breve evoluzioni che certamente faranno discutere. La componente umana, del bancario allo sportello, rischia infatti di sparire col tempo. Come sta già avvenendo in Inghilterra e in Brasile. Lo sportello bancomat potrebbe diventare, dunque, una sorta di banca, aperta 24 ore al giorno, con diversi sportelli automatizzati in grado di emettere anche biglietti aerei, di teatro, cinema e concerti. E l'impiegato, secondo questa visione, è destinato a diventare un consulente che, al più, fornisce assistenza al momento dell'apertura del conto corrente.
Pagamenti e versamenti saranno a costo zero sempre, così come l'invio dell’estratto conto e la stessa carta Bancomat. Inoltre nelle filiali self-service non dovrebbe mai esserci la fila. Ci saranno vantaggi, dunque, anche per i clienti. Anche se il bancomat, o la versione futura di questo, di certo hanno contribuito ad incrementare le occasioni di spesa, anche inutili.

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy