50 anni di processo con l'accusa di aver rubato 69 pecore

Un pastore nuorese di quasi 80 anni è ancora sotto processo dopo 50 anni con l'accusa di avere rubato 69 pecore ad un allevatore di Irgoli. La causa che va avanti dal 1961 non può chiudersi perché non è ancora stato accertato se al momento del furto l'imputato fosse o no capace di intendere e di volere né quali siano oggi le sue condizioni definitive. Il giudice del Tribunale di Nuoro, pertanto, non può emettere un verdetto.
La vicenda - ricordata sui quotidiani sardi - vede coinvolto un pastore di 79 anni affetto da problemi psichici che, però, non sono stati accertati con un grado definitivo. Ogni sei mesi il magistrato dispone una perizia psichiatrica che attesti le sue condizioni, la sua capacità di comparire in giudizio ma anche se nel 1961, al momento del furto delle pecore, fosse in grado di volere. Il pastore sarebbe affetto da disturbi "non irreversibili", e pertanto la sua capacità potrebbe modificarsi e potrebbe, così, presentarsi in giudizio ma quando non si sà. Nel frattempo i tempi di prescrizione sono sospesi e così da anno in anno, da lustro in lustro è trascorso mezzo secolo di un procedimento giudiziario legato all'abigeato.
La prossima perizia medica nei confronti del pastore è prevista per novembre.

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