60° anniversario, ma i diritti vengono negati in diverse realtà
Il rapporto 2008 di Amnesty International, denuncia che 250 donne sono state assassinate in Egitto, per mano di mariti o altri familiari. In Colombia almeno 61 sindacalisti sono stati uccisi negli ultimi 2 anni. In Malawi il 14% della popolazione è affetta da Aids ma solo il 3% ha accesso a farmaci gratuiti.
Casi di tortura o altri trattamenti inumani e degradanti si sono verificati in almeno 81 paesi, così come leggi discriminatorie contro le donne sono in vigore in almeno 23 Stati e norme contro i migranti e contro le minoranze vengono applicate in 15 nazioni. Nel mondo quasi 250 milioni di bambini e ragazzi, dai 5 a 17 anni, sono costretti a lavorare in condizioni disumane; un fenomeno al quale non è immune l’Italia: i baby-lavoratori sarebbero almeno 400 mila.
In diversi Stati vigono ancora la pena di morte e la schiavitù, in 77 paesi non è permesso esprimere liberamente le proprie idee politiche e religiose, mentre in 54 nazioni si celebrano processi iniqui che non tutelano gli imputati. I monaci birmani, gli avvocati pakistani e le donne iraniane che hanno riempito strade e piazze nei loro paesi con proteste pacifiche, sono un segno di dignità, esprimono il rifiuto, il dovere dell’indignazione; contro l’indifferenza delle politiche. Un sentimento che dovremmo condividere.
Sergio Barducci