Almeno 63 persone sono morte nel terremoto che ha colpito ieri sera il confine tra India e Nepal, nell'Himalaya orientale. La maggior parte delle vittime sono nello stato nord orientale del Sikkim dove si registrano anche un centinaio di feriti. A causa delle strade bloccate dalle frane, i soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere le zone dell'epicentro, che si trovano a nord del capoluogo di Gangtok. Non si conosce quindi ancora l'esatta situazione dei danni causati dal sisma di 6.8 gradi di magnitudo, uno dei più forti mai registrati in questa parte della catena himalayana. Tra i morti ci sono anche otto viaggiatori di un autobus travolto da una slavina. Oltre 5 mila soldati sono al lavoro per aprire le principali arterie e permettere il passaggio dei soccorsi di emergenza che sono ancora bloccati. La strada di accesso a Gangtok è stata sgomberata nel pomeriggio, ma una vasta zona a nord verso il confine con Nepal e Tibet è ancora isolata. Diversi elicotteri sono impegnati per trarre in salvo i sopravvissuti e distribuire generi di prima necessità.
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