7 dicembre 1941: il Giappone attacca la base di Pearl Harbor
Quel che è certo è che il raid, concepito dall'ammiraglio Isoroku Yamamoto, va avanti per due ore e alle 9.45 lo scenario della baia consegna solo morte e distruzione: 2.400 vittime e circa 1.700 feriti. 8 le corazzate affondate o danneggiate; 3 incrociatori, 3 cacciatorpediniere, 2 navi ausiliarie, un posamine e una nave-bersaglio colati a picco; 188 aerei abbattuti. L'indomani il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt si rivolge al Congresso parlando del «giorno dell'infamia» e chiedendo il sostegno, poi ottenuto, alla dichiarazione di guerra contro il Giappone. Inizia così una feroce Guerra del Pacifico che vedrà l'utilizzo di armi disumane, a cominciare dai kamikaze nipponici fino all'apocalisse delle due atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki.
fm