"A causa del reddito di cittadinanza difficile trovare personale"
Intervista al Presidente dell'Usot Rossano Ercolani: "Siamo tornanti ai livelli del 2019. Ad agosto occupazione pressoché totale delle camere". Preoccupa l'aumento delle bollette
“Gestisco diverse strutture sia qui a San Marino che in Italia e – dichiara il Presidente Usot Rossano Ercolani – il problema del reperimento del personale è rilevante. Il reddito di cittadinanza è stata una variabile distorsiva perché le persone, stando a casa, prendono 700 euro e facendo qualche extra in nero arrivano ad uno stipendio normale”. Si riflette dunque anche a San Marino la dinamica indotta dal reddito cittadinanza perché gran parte del personale delle strutture ricettive arriva dall'Italia, in particolare dal sud. Chi non accetta di fare la stagione, lamenta però anche stipendi troppo bassi. “Lo stipendio – spiega Ercolani – è in linea con il contratto di lavoro. In Italia un 'front office' prende sui 1.250/1.300 euro al mese, lavorando cinque giorni alla settimana, otto ore, oppure sei giorni alla settimana, sei ore e 45. A San Marino siamo a circa 200 euro in più di busta paga, perché ci sono meno contributi”. Al netto delle difficoltà nel reperimento del personale, anche a San Marino il settore turistico/alberghiero – dopo la forte crisi nei primi due anni di pandemia – mostra chiari segni di ripresa: “La stagione è andata bene e – afferma il Presidente Usot – abbiamo raggiunto i numeri del 2019. Chiuderemo agosto con l'occupazione pressoché totale di tutte le camere e a settembre sta andando bene la vendita. Siamo ottimisti anche se ci sono diversi problemi che vanno considerati”. In primis l'aumento delle utenze: a San Marino, dice Ercolani, del 35/40%, in Italia quattro volte tanto.
Nel video l'intervista
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