Suona la campanella, mai attesa per così tanto. Primo giorno di lezione per gli studenti dei licei e dell’Iti di San Marino, mentre le scuole di tutti gli altri gradi hanno già cominciato la settimana scorsa. Dopo oltre sei mesi e mezzo di chiusura a causa del lockdown, finalmente tornano le lezioni in presenza. "E' dura perché non siamo più abituati, ma siamo pronti", dice un ragazzo; "è bello rivedere compagni e professori" commenta una studentessa. Un inizio positivo, senza intoppi, e una scuola che si riappropria della sua anima: gli studenti. "L'accoglienza è andata molto bene - racconta il preside del liceo Giacomo Esposito - È importante che questi spazi ritornino a vivere".
A Rimini primo giorno di scuola per 25mila studenti. Inaugurata la nuova primaria Montessori dal Sindaco Gnassi, che rivolge il suo augurio anche ai genitori: “Chiedo loro di essere l’esempio di ciò che chiediamo ai nostri figli”. Anche in Italia infatti ritornano sui banchi oltre 5 milioni e mezzo di alunni. Alcuni avevano già cominciato il 7 settembre, altri devono ancora iniziare. Una ripartenza con qualche incognita: sono più di due milioni i banchi monoposto ancora da consegnare, 60mila le cattedre non assegnate e più della metà degli alunni con disabilità non avrà più il docente di sostegno che lo seguiva l’anno scorso. La ministra dell’Istruzione Azzolina spiega: “Nessuno nega le piccole criticità, le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo”. Il presidente della Repubblica Mattarella ha inaugurato l’anno scolastico da Vo Euganeo, mentre il premier Conte ha salutato l’avvio dell’anno scolastico con un videomessaggio in diretta Facebook, dove ricorda l’importanza della scuola.
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