L’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi sottolinea come, nonostante la recente ordinanza restrittiva, i consumi siano ancora troppo elevati per garantire, anche con il probabile sopraggiungere di temporali di breve durata, la sussistenza delle riserve fino all’autunno, con la ripresa di precipitazioni tali che consentano alle falde di ricaricarsi.
I consumi nei giorni feriali non sono infatti scesi mai sotto gli 11.000 m3/giorno, laddove il parametro 10.000 m3 è l’obbiettivo massimo di consumo giornaliero, ed il bacino sul fiume Marecchia non riesce a stabilizzarsi a livello di sicurezza visto il perdurare di un lungo periodo di assenza di copiose precipitazioni e il caldo intenso che contribuisce alla forte evaporazione di quanto stoccato.
L’Ordinanza emessa pochi giorni fa vieta assolutamente di prelevare acqua dal pubblico acquedotto per innaffiare orti e prati, lavare piazzali, scale, strade private, riempire piscine, utilizzarla per riempire cisterne e pozzi o lavare privatamente veicoli.
I consumi nei giorni feriali non sono infatti scesi mai sotto gli 11.000 m3/giorno, laddove il parametro 10.000 m3 è l’obbiettivo massimo di consumo giornaliero, ed il bacino sul fiume Marecchia non riesce a stabilizzarsi a livello di sicurezza visto il perdurare di un lungo periodo di assenza di copiose precipitazioni e il caldo intenso che contribuisce alla forte evaporazione di quanto stoccato.
L’Ordinanza emessa pochi giorni fa vieta assolutamente di prelevare acqua dal pubblico acquedotto per innaffiare orti e prati, lavare piazzali, scale, strade private, riempire piscine, utilizzarla per riempire cisterne e pozzi o lavare privatamente veicoli.
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