Proprio ieri il Tribunale della Libertà aveva rigettato il ricorso contro il sequestro di alcune strutture abusive dei bagni 62 e 63, che a questo punto – con tutta probabilità – dovranno essere smantellate. L’apposizione dei sigilli – ad opera della Capitaneria di Porto – era avvenuta a fine luglio, in piena stagione turistica: una decisione che aveva scatenato un vespaio di polemiche, per i modi e i tempi dell’operazione, che avrebbe arrecato un danno all’immagine della città. Accuse che non potranno essere ripetute questa volta: autunno inoltrato, gli ombrelloni chiusi da tempo. Gli uomini della Guardia Costiera, questa mattina, hanno ispezionato altre strutture balneari, sempre della stessa zona. Anche in questo caso sono state riscontrate violazioni. Pavimentazioni, gazebo, strutture ricreative costruite sul demanio senza alcuna autorizzazione da parte delle autorità. La Capitaneria di Porto ha confrontato le planimetrie depositate in Comune con la reale situazione sulla spiaggia e sigillato tutti i manufatti abusivi. Ciò che è compatibile con i limiti di carattere paesaggistico e il piano spiaggia, potrà essere sanato; per le altre opere non c’è alternativa all’abbattimento.
Gianmarco Morosini
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