Cinque anni di prigionia e cinque anni di interdizione dalla patria potestà per il sammarinese riconosciuto colpevole di abuso sessuale - nei confronti della figlia adottiva all’epoca dei fatti minorenne - dal Commissario della Legge Rita Vannucci. Il processo, a porte chiuse, si è concluso ieri pomeriggio e dopo una lunga camera di consiglio, di almeno quattro ore, è stata pronunciata la sentenza, contro la quale l’avvocato difensore dell’uomo farà ricorso. “Siamo sicuri – è stata la sola dichiarazione rilasciata dal legale – che verranno riconosciuti i diritti dell’imputato. Riteniamo che la condanna emessa, che non condividiamo ma che rispettiamo, non corrisponda al reale andamento dei fatti”. Il Procuratore del Fisco, Roberto Cesarini aveva richiesto sei anni e mezzo di prigionia. Le parti civili del processo dovranno essere tutte risarcite in sede civile, fatta salva la provvisionale, già quantificata dal giudice, di 25mila euro per la figlia adottiva, ed altre migliaia di euro che dovranno essere ripartiti tra le altre parti civili.
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