L’accertamento della morte e l’approccio bioetico alle persone con disabilità

Con il documento sull'accertamento della morte, il comitato di bioetica affronta un vuoto legislativo – San Marino ancora si basa sul regolamento di polizia mortuaria datato 1910 – e getta le basi per definire una legge sulla donazione degli organi. Il presupposto bioetico è la tutela assoluta della vita umana fino agli ultimi istanti. Viene introdotta anche la proposta, assolutamente originale, di documentare filmandolo, tutto l'iter procedurale che conduce alla dichiarazione di morte. L'approccio bioetico alle persone con disabilità è invece il primo documento al mondo, approvato da un comitato nazionale di bioetica, a poco più di 6 anni dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dall'assemblea generale dell'Onu. Attenzione però, sottolinea Lamberto Emiliani: questi documenti avanzano suggerimenti e proposte, producono idee non norme. Diventeranno esecutivi solo se la politica li trasformerà in legge.
L'approccio bioetico alle persone con disabilità analizza casi concreti di violazione dei diritti tra cui i test prenatali e la consulenza genetica, l'eutanasia, i nati prematuri, il consenso informato, il rispetto della vita privata e della sessualità. San Marino si guadagna un posto d'onore e incassa i complimenti del Segretario Ban Ki moon. Il documento è già stato anticipato anche al simposio internazionale di bioetica di Strasburgo.
[Nel servizio le intervista a Francesco Mussoni, Segretario di Stato alla Sanità; Luisa Maria Borgia, vice presidente Comitato bioetica]


s.t.

File allegati

  • Accertamento sulla morte
  • Approccio bioetico alle persone con disabilità
  • I più letti della settimana:

    Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
    Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy