Addio a Enzo Jannacci
Scrive per tutti, soprattutto per gli ultimi. Dice cose di sinistra come quasi nessuno riesce a dire in cinquant'anni di carriera esagerata, masticata, sempre rigorosamente dal vivo. Incide 30 album sui quali passano un po' tutti gli stili, un po' tutti gli artisti, il controcanto di un pezzo di storia d'Italia. Bacia la sua donna come fosse l'unica, suo figlio Paolo con il quale celebra un'unione artistica di altissimo livello, come fosse il prodigo. Sorride, come ascoltasse sempre musica anche negli ultimi anni di una malattia che da medico comprende e combatte nella consapevolezza di poter ottenere al massimo un rinvio. E lavorando fino alla fine per dare alla morte quell'idea di averlo preso sano.
Roberto Chiesa