"La Repubblica di San Marino perde una grande donna, portatrice di un pensiero pregnante, lucido e sapiente". Così ricorda Fausta Simona Morganti, il Congresso di Stato. "Permeata da una profonda e sentita passione per la politica e la vita sociale della nostra comunità, ha portato fin dall’età giovanile un contributo importante alla vita di questo Paese, prima nelle fila del Partito Comunista Sammarinese a cui aveva aderito con convinzione e passione politica e poi nell’evoluzione di quella forza della sinistra, in seguito Partito dei Progressisti e Democratici Sammarinesi, Partito dei Democratici e Partito dei Socialisti e dei Democratici. Alle elezioni politiche del 2006 decise di non presentarsi e di ritirarsi dalla politica attiva, dopo aver ricoperto la più alta carica dello Stato come Capitano Reggente.
"Coscienza critica sempre intelligente e raffinata, si legge nella nota del CdS, ha ricoperto un ruolo importante nel Governo come responsabile politico della Pubblica Istruzione, la Giustizia, la Cultura e l’Università per ben 14 anni, dal 1978 al 1992. Convinta fautrice dell’opportunità che la Repubblica di San Marino potesse avere una propria Università, si battè con determinazione per l’approvazione della legge n.127 del 31 ottobre 1985, che istituì l’Ateneo Sammarinese di cui venne nominato, come Rettore, Renato Zangheri, già storico sindaco di Bologna". Nel suo mandato, ha consentito anche l’attuazione di riforme del sistema scolastico, appoggiato i diversi movimenti culturali sammarinesi e sostenuto la fondazione dell'Accademia Internazionale delle Scienze di San Marino.
Senza dimenticare i suoi studenti, che la ricordano come appassionata insegnante di lingue sia alle scuole medie che al Liceo.